“La priorità era salvare le vite dei ragazzi” si legge su Repubblica e non ha perso un attimo infatti, Mauro Mascetti. Appena si è accorto che qualcosa non andava, ha fatto scendere tutti e venticinque i passeggeri dal bus che guidava da Como a Livigno ieri mattina.
Entrando in una galleria lungo la corsia nord della Superstrada 36 che collega Lecco alla provincia di Sondrio, all'altezza di Lierna, uno pneumatico esplode e prende fuoco. Si è sfiorata la tragedia. Le fiamme avrebbero in poco tempo preso tutto il veicolo senza il tempismo spettacolare di questo autista. Per sedare l’incendio che poi è divampato, sono dovute intervenire nella galleria ben cinque squadre di soccorso dei Vigili Del Fuoco.
Quando ci sono di mezzo i supereroi, non può mancare il treno che sta per deragliare e qualche Spiderman ingabbia prontamente nelle sue ragnatele o un tram sospeso nel vuoto che un Superman ferma a mani nude un attimo prima del baratro. Come in tutte le storie Marvel o DC che si rispettino anche questa volta c’è un mezzo in fiamme e dei passeggeri da salvare. Per fortuna c’era anche un supereroe, non uno di quelli col posto fisso e il tempo indeterminato che siamo abituati a conoscere, ma uno che si è calato benissimo nel ruolo. Saranno orgogliosi Spiderman e compagnia per il sangue freddo e la lucidità con cui ha portato a termine la sua missione in una mattina qualunque.
Erano le vite sui sedili del suo bus che, per Mauro, dipendente del Comitato Croce Rossa che stava portando i ragazzi della parrocchia di Lipomo ad un campo estivo nell’alta Valtellina, non erano "qualunque".
Ha fatto il suo dovere, certo, niente di straordinario, ma oltre ad aver avuto una prontezza invidiabile, questo autista lo ha fatto con un pensiero fisso, ancora prima di curarsi della sua stessa incolumità: non perdere nemmeno uno di coloro che gli erano stati affidati (doverosa ed esplicativa “semicit”). La priorità erano gli altri, ha detto Mauro senza troppi giri di parole. A sentirlo così, sembra ovvio e scontato, ma poi al buio, col fumo che sale è tutto un altro paio di maniche.
Non ci pensiamo mai, mentre siamo presi a chiedere il dono dell’invisibilità o una delle corazze di Iron Man: il più grande super potere che potessimo desiderare (quello senza il quale tutti gli altri sarebbero inutili a pensarci bene) lo abbiamo già. E' proprio quella capacità di prenderci cura di chi ci è stato messo accanto, anche se non lo conosciamo. Mettere la vita di qualcuno semplicemente prima o “oltre” la nostra stessa, come ha fatto Mauro. Certo, “da grandi poteri derivano grandi responsabilità” e sta sempre a noi l’ultima scelta, alla fine. Questo autista ha scelto e grazie al suo sangue freddo, tutti stanno bene.
Solo sette (tre quattordicenni, tre quindicenni e un sedicenne) dei venticinque passeggeri sono stati trasferiti al vicino ospedale di per effettuare dei controlli dopo l’inalazione di fumo, ma tutto sembra sotto controllo. Le congratulazioni arrivano anche dal Commissario del Comitato CRI di Como, Paolo Russo per come "ha saputo gestire l'accaduto con tempestività e bravura agendo anzitutto come soccorritore".
Il presidente del consiglio regionale lombardo Alessandro Fermi ospiterà Mauro Mascetti in una delle prossime sedute del consiglio regionale per testimoniare personalmente la propria gratitudine e attribuire un doveroso riconoscimento all’autista. Per noi ha già vinto la nomination come miglior “amichevole Spiderman di quartiere”!