Il capitano della Nazionale italiana Giorgio Chiellini dona una parte del suo stipendio per iniziative contro fame, diseguaglianze e cambiamenti climatici.
Chiellini è stato infatti il primo calciatore italiano ad aderire al Common Goal Fund, iniziativa lanciata nel 2017 proprio in Inghilterra, promossa in prima persona da un altro campione di nome Juan Mata, star della squadra di calcio del Manchester United .
Il progetto consiste nel chiedere ai suoi colleghi calciatori di donare almeno l’1% del proprio stipendio a supporto di organizzazioni non profit.
Gli obiettivi dell'iniziativa sono mirare a rinforzare le comunità e facilitare i progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibili dell’Agenda 2030, attraverso la pratica sportiva.
Il progetto, che conta oggi sulla partecipazione di 159 calciatori, calciatrici e coach delle massime serie e altri 300 sostenitori, è un Fondo gestito dalla King Baudouin Foundation in Belgio. Le donazioni sono raccolte dai membri del Transnational Giving Europe network, che garantisce ai donatori i benefici fiscali previsti nei relativi paesi di residenza. Per l’Italia è Fondazione Donor Italia Onlus ad agire da intermediario filantropico.
Il capitano aveva sentito parlare di Common Goal, scrive il Corriere della Sera, poi aveva trovato un sito e un indirizzo email. Quindi aveva deciso di scrivere per verificare se - come lui aveva pensato inizialmente - si trattasse di una bufala.
La sua email diceva: «Ciao. Sono Giorgio Chiellini, giocatore della Juventus. Sono interessato a supportare il vostro programma e vorrei congratularmi con Juan Mata per aver trovato il tempo e aver avuto l’idea di supportare attraverso il calcio persone meno fortunate di noi. Non sono interessato alla pubblicità, voglio solo sostenere un progetto brillante. Mi scuso per il mio inglese, cerco di fare il meglio possibile! Aspetto una vostra risposta prima di completare la registrazione. Ciao, Giorgio».
Il team di Common Goal ha letto la email immediatamente e ha organizzato un incontro su Skype, che ha spazzato via i dubbi e dato il via a una collaborazione profonda, che dura tuttora con la donazione da parte di Chiellini, di parte del suo stipendio per questo progetto solidale (Corriere della Sera, 12 luglio).
«Qui non si tratta solo di me. Common Goal riguarda tutti noi calciatori, che ci impegniamo come una squadra. Individualmente le nostre donazioni non riuscirebbero a cambiare il mondo, ma insieme possiamo davvero fare la differenza»: così scrisse Giorgio Chiellini, dopo l’adesione ufficiale a Common Goal.