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Cara regina Elisabetta, ci dispiace tanto…

REGINA ELISABETTA E FILIPPO
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Paola Belletti - pubblicato il 13/07/21
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Siamo ancora un po' turbati dal comportamento di una consistente parte del pubblico inglese alla finale degli Europei; scorrettezze antisportive e vere e proprie aggressioni dentro e fuori lo stadio, per non parlare degli insulti razzisti sui social. Una piccola storia come questa è un piacevole contraltare.

Lo sapevo che bisognava guardare alla Regina per trovare un po' di quel che ci è mancato in questi giorni e dimenticare ciò che ci ha pure offeso.

Tifosi che forzano le transenne ed entrano senza biglietto, picchiando e minacciando stewart e addetti se non sotto almeno poco pagati, per giunta. Inno italiano fischiato da prima del suo inizio alla sua fine, insulti razzisti ai loro stessi giocatori, botte da orbi ai tifosi italiani sorpresi da soli; uscita dallo stadio prima della premiazione, fino alla pietizione (non è un errore ma un tentativo di sintesi) per chiedere che la finale venga rigiocata. E chiudiamo l'elenco per non annoiarci o alimentare sentimenti assai poco nobili.

Ora, non è che siccome siamo italiani adesso siamo sempre i buoni e loro i cattivi, però diciamo che il contrasto tra due modi di stare in campo, allo stadio e pure al mondo è saltato agli occhi di tutti in queste ultime ore.

E sia. Ci bastino i ritratti della contrizione (in realtà era principesca delusione) dei duchi di Cambridge e questa piccola chicca scovata sul web a farci recuperare amore e trasporto per il popolo inglese e ulteriore compiacimento (senza eccedere, mi raccomando) per la nostra italica tempra.

Ci sono due bambine venete, di 7 e 4 anni, che hanno mandato una lettera alla Regina Elisabetta ma non adesso, qualche tempo fa; avevano saputo che le era morto il marito e immaginando il Suo dolore hanno voluto scriverle che pregano per lei, che sono dispiaciute e che le vogliono tanto bene.

Si chiamano Elisa e Sofia e abitano in montagna (LA montagna), in provincia di Belluno. Ecco il testo:

Probabilmente stanno parlando di questo film d'animazione, che ha per protagonista l'amato Corgi di Elisabetta II. (Anche una mia cara amica ne ha un esemplare, ed è assai buffo. Mi ha raccontato che se mangia le margherite sviluppa una specie di euforia canina, come se avesse assunto sostanze psicotrope).

Un gesto spontaneo che la mamma o il papà o entrambi avranno volentieri assecondato magari anche preparando le bimbe a non aspettarsi una risposta; si tratta pur sempre del capo di una monarchia piuttosto impegnativa e di un'anziana signora.

Invece The Queen ha realmente (e anche qua, spero nell'ambiguità dell'aggettivo di provenienza) risposto. Non è la prima volta che presta affettuosa attenzione alle missive di qualche piccolo ammiratore italiano. Dopo qualche settimana dall'invio del loro biglietto ecco che arriva a casa la lettera col sigillo della corona. La mamma racconta che le piccole erano fuori di loro dalla gioia. Che tesori! Queste le parole della regina

Così commenta i fatti, piccoli ma per niente insignificanti, legati al gesto spontaneo e dolcissimo delle due sorelline e alla risposta dell'anziana sovrana, colpita dal grave lutto della perdita del marito.

Dio salvi la Regina e la spontaneità dei bambini.

(Capito, cari sudditi come si fa? Si ringrazia e si saluta, in ogni caso).

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