La città di Batnaya è stata occupata per due anni, dal 2014 al 2016 dall'esercito dell'Isis, in quel periodo di saccheggio e terrore, oltre ai morti anche lo sfregio dei luoghi di culto e delle immagini, in particolare quella della Madonna.
Ora però i cristiani stanno tornando a Batnaya ma c'è tanto da fare e da ricostruire, e le condizioni sono difficilissime, ecco perché la fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, si sta impegnando a far conoscere questa storia, portando in pellegrinaggio la statua offesa della Vergine per far capire ai cristiani occidentali la difficile condizione dei loro fratelli nel Kurdistan iracheno e non solo. In particolare c'è una raccolta di fondi che coinvolge un asilo affidato alle religiose di S. Caterina da Siena è stato costruito nel 2010 e prima dell’aggressione degli estremisti islamici contava 124 iscritti. Il piano terra ospitava un’aula, la cucina, l’ufficio, la sala da pranzo e un salone. Il primo piano, composto da tre aule e un salone, veniva utilizzato in inverno come area giochi. La struttura è stata bombardata e completamente distrutta.
L'obbiettivo della campagna è "ricostruire una struttura di 450 mq su due piani destinata ad accogliere bambini in età prescolare, ai quali sarà assicurata anche la prima formazione cristiana. Lavori edili e funzioni amministrative verranno svolti da quanti stanno rientrando a Batnaya dopo l’esodo. Sarà così assicurata la piena partecipazione di tutta la comunità". E' possibile donare da questo link.