L'amore di un buon padre può essere un'icona dell'amore di Dio Padre, che spiega ai suoi figli la verità per la quale sono amati al di là di ogni immaginazione. Questo tipo di amore rende molto più semplice il fatto di ricevere l'amore di Dio e di donargli il nostro cuore, rendendo santi i figli degli uomini che amano in questo modo. Come San Luigi Martin, padre di Santa Teresa di Lisieux, molti uomini santi hanno allevato dei santi. Chiediamo la loro intercessione, visto che hanno avuto successo nell'aspetto più importante della paternità: portare i figli in Paradiso.
San Basilio il Vecchio (m. 379) era il padre dei Santi Macrina la Giovane, Basilio il Grande, Gregorio di Nissa, Pietro di Sebaste, Naucrazio e Teosebia. Il figlio di Santa Macrina l'Anziana, Basilio, sopravvisse alla persecuzione di Galerio nell'attuale Turchia e poi sposò Sant'Emilia. Divenne insegnante di retorica e aiutò ad allevare i suoi 10 figli, dei quali tre divennero vescovi e sei sono santi nella Chiesa cattolica o in quella ortodossa.
Papa Sant'Ormisda (450-523) è stato padre non solo di un altro santo, ma di un altro Papa Santo: Papa San Silverio. Nato nell'attuale Italia, Ormisda si sposò ed ebbe un figlio prima di essere ordinato. Dopo l'ascesa al soglio pontificio, riuscì a riunire la Chiesa occidentale e quella orientale, separate per 25 anni per via dell'eresia monofisita. Ormisda morì di cause naturali; suo figlio Silverio divenne in seguito Papa e venne ucciso per istigazione dell'imperatrice monofisita Teodora per essersi opposto all'eresia come suo padre.
Sant'Ignazio Kim Che-jun (1796-1839) era padre di Sant'Andrea Kim Tae-gon (il primo sacerdote coreano) e nipote del martire beato Pio Kim Jin-hu. Quando suo figlio Andrea venne scelto per andare a studiare all'estero per il sacerdozio, Ignazio era consapevole del rischio che correva la sua famiglia nel sostenere la vocazione di Andrea, ma per aiutare il figlio acconsentì – e ne pagò il prezzo. Venne tradito da un genero e arrestato non solo per la sua fede, ma anche per la scelta del figlio di lasciare il Paese per diventare sacerdote. Anche se fisicamente era molto forte, Ignazio venne torturato in modo così violento da arrivare all'apostasia; in seguito se ne pentì, ritrattò e venne decapitato per la sua fede. Il figlio venne ordinato. Dopo essere tornato in Corea, padre Andrea servì per otto mesi come presbitero prima di essere arrestato e martirizzato.
San Domenico Phạm Trọng Khảm (1780-1859) era un agiato giudice vietnamita e laico domenicano. Uomo generoso, rifiutava di mangiare se non si riuscivano a trovare dei poveri che mangiassero con lui. Educò bene i suoi figli, anche le figlie femmine, cosa piuttosto insolita in quella situazione. Suo figlio San Luca Thìn Phạm Trọng divenne giudice come il padre. Anche se non aveva seguito con molto rigore la religione, arrivando anche ad avere una concubina, i consigli del padre lo portarono ad avere un rapporto più profondo con Gesù, e al momento della morte era un Domenicano laico come il padre. Quando scoppiò una persecuzione, Luca andò nella capitale cercando di ottenere un giusto trattamento per i cristiani. L'80enne Domenico rimase a casa, ma riunì gli abitanti del villaggio e dichiarò che chiunque si fosse macchiato di apostasia sarebbe stato bandito, dovendo vivere in esilio. Padre e figlio vennero arrestati e martirizzati insieme.
Il beato Luigi Beltrame Quattrocchi (1880-1951) era un cattolico non praticante prima di sposare la beata Maria Beltrame Quattrocchi, ma nel corso degli anni il matrimonio lo rese un santo. Maria era una santa donna che quando era incinta stava talmente male che quasi si disperava quando si rendeva conto di aspettare un bambino; Luigi lavorava nel campo della legge e della finanza e sostenne la moglie nelle sue difficili gravidanze. Durante la quarta, Maria rischiò talmente che la coppia venne consigliata di abortire; rifiutarono, e nacque la Serva di Dio Enrichetta Beltrame Quattrocchi. I suoi due fratelli maggiori erano sacerdoti, la sorella suora, ma Enrichetta rimase laica, ispirata a una vita laicale santa dalla testimonianza dei suoi genitori.
Il Venerabile Francisco Barrecheguren Montagut (1881-1957) era un uomo spagnolo che rimase orfano a quattro anni e venne allevato dagli zii. Sposò una donna di nome Concha ed ebbe una figlia, la Venerabile Maria de la Concepción Barrecheguren y García (chiamata Conchita). A causa delle precarie condizioni di salute di Conchita, i suoi genitori decisero di farla studiare a casa, e Francisco si incaricò della sua istruzione. Quando Conchita aveva 19 anni, Concha subì una crisi di salute mentale che richiese un ricovero, senza poter ricevere visite da familiari o amici. La sua crisi coincise con la lotta di Conchita contro la tubercolosi. Conchita morì a 22 anni, e la salute di Concha continuò a declinare nel decennio successivo, durante il quale Francisco fu estremamente paziente e amorevole nonostante i frequenti accessi d'ira della moglie. Otto anni dopo la sua morte prematura, Francisco entrò tra i Redentoristi e divenne sacerdote. Nei suoi otto anni di sacerdozio, spiccò per il suo servizio ai malati, compito che aveva svolto fedelmente per anni per sua moglie e sua figlia.