Il suo legame con San Francesco di Paola si è rinsaldato con la preghiera anche nel giorno del suo 105esimo compleanno.
Anna Mangione, la donna più longeva di Pizzo Calabro (Vibo Valentia), nata il 17 giugno 1916, nel clou del primo conflitto mondiale, era poco più che trentenne quando superò anche la seconda guerra. E magari era convinta di averle viste tutte, sino all’arrivo della pandemia che le ha drasticamente ridotto le visite per precauzione, anche se la signora Anna non ha mai tenuto lontano gli affetti.
La centenaria sino ad un paio di anni fa era completamente autonoma e viveva da sola, oggi ha la badante ma oltre a poter contare sempre sulla sua famiglia biologica, può fare affidamento anche su quella spirituale. Perché è una Terziaria dell’Ordine di San Francesco di Paola (Minimi) e la sua medicina naturale resta sempre la preghiera (Gazzetta del Sud, Catanzaro, 19 giugno).
Da giovane si è sposata con Domenico Marrella, nato a Pizzo il 14 febbraio 1914, formando una serena famiglia con tre figli: Concetta, sposata e abita a Genova da 48 anni; Rosetta, sposata e abita a Pizzo; Giuseppe, sposato e abita a Maida.
I signori coniugi Domenico e Anna Marrella hanno trascorso gli anni assieme segnando ognuno il proprio impegno per la famiglia. Il signor Domenico ha svolto il lavoro di imbarcato sulle navi e per molto tempo faceva la spola tra casa e lavoro sul mare, sostenendo appieno i bisogni del suo nucleo familiare e ad ogni sbarco si godeva la giusta pausa con la moglie ed i figli.
La signora Anna accudiva la casa e i figli, faceva da sarta per donna – molte si rivolgevano a lei – ma riservava anche del tempo da dedicare alla comunità della Chiesa di San Francesco, dove molte volte collaborava con qualche lavoretto da volontaria. E qui che crebbe il suo rapporto con la fede. Fino a diventare un Francescana minima (ordine di San Francesco di Paola), ma restando laica.
La serenità ebbe un fermo di dolore allorchè il signor Domenico Marrella venne a mancare all’età di solo 62 anni. La signora Anna, dopo un periodo di incertezza, trovò piano piano un suo modo per proseguire la sua quotidianità vicino ai figli, continuando a cucire vestiti per donna, coperte e lavorando all’uncinetto, settori in cui era diventata esperta. Tuttavia mantenne un rapporto di presenza fattiva nella suddetta Chiesa, diventata oramai luogo dove trascorrervi ore liete.
Tutto questo sino a 5 anni addietro. Dopo rimase ancora autonoma nelle sue incombenze giornaliere per alcuni anni, ma senza precisi impegni.
Dal 2020, purtroppo, sente la necessità di stare a letto perché non ha più forza nelle gambe, ma per il resto non ha grossi problemi di salute. Di giorno le fanno compagnia la figlia Rosetta col genero, i quali l’accudiscono in tutto senza farle mancare nulla. Di notte invece è accudita da una badante, che si incarica di fornire l’assistenza necessaria.
La signora Anna Mangione, 105 anni, si fa apprezzare ancora per la sua buona memoria, che mette in evidenza specie declamando versi che ricorda da giovane e dedicati a San Francesco, verso cui è sempre rimasta devota.
Questa è la vita di Anna Mangione sino ad oggi, a 105 anni, trascorsa con operosità e accompagnata dall’orgoglio e dall’affetto della sua famiglia (tuttoinforma.it, 19 giugno).