Sabato 19 giugno alle ore 19.00 si celebrerà nella basilica di Padova la santa messa dedicata a “Sant’Antonio casamenteiro”, rivolta a persone single dai 30 ai 50 anni. Un’occasione per rivolgersi al Santo con la tradizionale preghiera “Si quaeris miracula” (“Se cerchi i miracoli…”) per chiedere, con la grazia della fede, di “trovare”, oltre le cose perdute, anche ciò che è veramente importante per la propria vita, come appunto l’anima gemella.
Giunta alla quarta edizione, l’iniziativa, che ha riscosso da subito una grande attenzione da parte dei devoti, prende spunto da una forma di devozione popolare particolarmente diffusa in Portogallo, terra natale di sant’Antonio, e nei Paesi dell’America Latina, in cui il Santo è invocato per trovare marito o moglie, ovvero per “accasarsi”, da cui l’appellativo di “casamenteiro”.
«Anche quest’anno, nonostante le restrizioni per il contenimento della pandemia, non abbiamo voluto mancare all’appuntamento “Sant’Antonio casamenteiro”, limitato come nel 2020 alla sola celebrazione religiosa - spiega il rettore della basilica, padre Oliviero Svanera, che presiederà la funzione -. La santa messa rivolta ai single dai 30 ai 50 anni sarà un’occasione per rivolgersi al Santo, per eccellenza il Santo dei miracoli. Infatti la tradizionale preghiera “Si quaeris miracula”, “Se cerchi i miracoli…” indica come ci si rivolga al Santo con fiducia, nella certezza che aiuterà a “trovare”, oltre le cose perdute, anche ciò che è veramente importante per la propria vita e, se Dio vuole, anche l’anima gemella».
Da alcuni anni la Basilica di Sant’Antonio ha iniziato a proporre questo appuntamento spirituale per i single. Nel 2019 all’evento di giugno parteciparono circa 600 persone al momento formativo-conviviale nel chiostro e un migliaio alla santa messa in basilica. Vista la partecipazione agli appuntamenti annuali, i frati del Santo organizzarono anche un percorso di formazione di alcuni mesi. Un itinerario rivolto a persone single dai 30 ai 50 anni, disposte a una seria proposta formativa.
Gli appuntamenti annuali e il percorso formativo rispondono a un profondo bisogno di un considerevole numero di persone che, per svariati motivi, si ritrovano ad affrontare da soli l’età adulta, con il desiderio di trovare uno spazio in cui incontrarsi, fare amicizie, confrontarsi, condividere la propria vita, individuare la propria vocazione, vivendo insieme un percorso di fraternità.
Situazioni, queste, che i tradizionali luoghi di aggregazione sembrano non offrire, con la conseguente difficoltà a costruire relazioni interpersonali profonde e durature.