Negli ultimi tempi viviamo esperienze diverse e inimmaginabili, e di fronte a quello che abbiamo vissuto, perché questo periodo di crisi e sofferenza provocato dal coronavirus abbia un senso, abbiamo bisogno di avere gli stessi sentimenti del Cuore di Gesù.
La devozione al Sacro Cuore di Gesù ci aiuta a sperimentare l'amore di Dio e poi a testimoniarlo. L'amore porta il nostro cuore a battere allo stesso ritmo, a pulsare alla stessa frequenza del Sacro Cuore. Non so se è un linguaggio poetico o ha qualche base scientifica, ma ho sentito dire che quando ci avviciniamo a qualcuno che amiamo e quell'amore è reciproco il cuore batte più forte, per poi calmarsi e iniziare a battere alla stessa frequenza di quello dell'altra persona.
“Rendi il nostro cuore simile al Tuo”
Come ho detto, non so se è un linguaggio poetico, ma non è stato un caso che quando Maria è arrivata a casa della cugina Elisabetta il bambino nel grembo di quest'ultima abbia esultato di gioia (Lc 1,44). Quando il discepolo amato ha reclinato al testa sul petto del Maestro, il suo cuore ha battuto alla stessa frequenza del Suo (cfr. 13,23). Quando siamo alla presenza di Gesù, quindi, lasciamo che il nostro cuore acceleri i battiti per la gioia per poi battere allo stesso ritmo del Suo Cuore una volta che si calma. È la spiritualità di chi vuole vivere la splendida giaculatoria “Gesù, mite e umile di cuore, rendi il nostro cuore simile al Tuo”.
È una spiritualità che ci porta a trovare il vero senso dell'essere, che significa rimanere lontani da perversioni e impurità. Per avere un cuore come quello di Gesù, non possiamo permettere che il seme del male, della zizzania, cresca e faccia presa sulla nostra volontà.
Dobbiamo sradicare il male alla radice. Se vogliamo avere un cuore simile a quello di Gesù, non possiamo avere le mani sporche per affari loschi, per aver toccato dove non dovevamo, perché siamo stati conniventi con le ingiustizie, perché abbiamo incrociato le braccia quando qualcuno aveva bisogno. Mani sporche per mancanza di rispetto, per omissione.
La devozione al Sacro Cuore di Gesù
Per essere devoti al Sacro Cuore di Gesù dobbiamo avere un cuore pulito, purificato, santificato. Se vogliamo che il nostro cuore pulsi allo stesso ritmo di quello di Gesù, dobbiamo avere i Suoi stessi sentimenti e configurare il nostro cuore al Suo.
La conoscenza di Gesù ci porterà agli stessi sentimenti, allo stesso atteggiamento, alla stessa posizione che ha avuto Lui. Guardare, contemplare, approfondire Gesù è guardare, contemplare e approfondire l'amore di un Dio incarnato, che si è reso visibile. Un Dio che sulla croce ha traboccato Redenzione. Dobbiamo riconoscerlo in modo che emani questi conoscenza e ci porti a un'esperienza viscerale.
“La conoscenza porta a Dio”
A livello didattico, separiamo conoscenza ed esperienza, anche se non è giusto, perché una spinge l'altra. L'esperienza forse precede la conoscenza, perché è questa che muove e porta alla conoscenza. Sant'Agostino, però, ha detto che “la conoscenza porta a Dio”. Sorge allora una domanda: qual è il livello di profondità della nostra esperienza di Dio? Dobbiamo chiedercelo, perché quello che ci porta all'esperienza e alla conoscenza è la Parola di Dio “masticata”, “ruminata” e talmente interiorizzata da non sapere se è un concetto nostro o di Dio, come ci ricorda San Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2, 20a).
È questa la dinamica del Cuore traboccante di Gesù. “Guarderanno a Colui che hanno trafitto”. Lasciamoci attirare da quel Cuore che è misericordia, amore, perdono e donazione.
Approfitto per invitarvi ad accompagnare l'iniziativa Um mês sob a proteção do Escudo do Sagrado Coração de Jesus. Nel corso del mese di giugno, preghiamo per la guarigione, liberazione e protezione dei nostri cari, di coloro che soffrono per la pandemia di Covid-19 e per tutti coloro che sono in prima linea nella lotta alla malattia, durante il programma Experiência de Deus e anche nella Santa Messa di mezzogiorno sulla rete televisiva Evangelizar.