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Religiosa 83enne sfida il Covid in India per aiutare i poveri

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Aleteia - pubblicato il 01/06/21
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“Non posso restare seduta nella comodità del mio convento quando la mia gente è abbandonata al suo destino”, dice suor Elsie Vadakkekara

A 83 anni, suor Elsie Vadakkekara sfida la pandemia per portare cibo ai poveri in strada. In India ci sono 28 milioni di contagiati dal Covid-19.

La religiosa esce dal 2010 tutti i giorni a mezzogiorno – in estate e inverno, o sotto le piogge monsoniche – a distribuire cibo ai malati di mente che vivono nel suo quartiere a Mithapur, nella diocesi di Rajkot, nello Stato del Gujarat. 

“Non posso restare seduta nella comodità del mio convento quando la mia gente è abbandonata al suo destino, soprattutto durante questo blocco a causa della pandemia”, ha affermato a UCA News suor Elsie, che appartiene alla comunità delle Suore di Sant'Anna della Provvidenza.

Le autorità hanno imposto un blocco nella maggior parte del Gujarat (lo Stato più occidentale dell'India) da aprile, quando una seconda ondata di Covid-19 ha iniziato a diffondersi nella zona, contagiando migliaia di persone e uccidendone ogni giorno centinaia. In base ai dati governativi, più di 3.000 persone muoiono ogni giorno nello Stato.

“Posso rimanere proprio ora in casa e lasciare che muoiano di fame?”, ha chiesto suor Elsie, chiamata affettuosamente “Madre Teresa di Mithapur”, come ha riferito il giornalista Saji Thomas della Union Of Catholic Asian News (UCANews) il 26 maggio 2021. 

La suora, che porta cibo su un piccolo veicolo a tre ruote (rickshaw) a circa 50 malati di mente nelle strade di Mithapur e nel porto di Okha, coprendo una distanza di 15 chilometri, ha detto di essere disposta a dare la vita per queste persone escluse e che non smetterà di nutrirle finché potrà andare da loro.

Quando le è stato chiesto se è preoccupata all'idea di poter contrarre il coronavirus, ha affermato con veemenza che “non morirà prima del giorno che Dio deciderà”.

Grazie alle donazioni degli imprenditori locali e dei leader della comunità, la suora può distribuire riso, verdura, pane indiano (chapati), lenticchie e acqua, cibo sufficiente a nutrire una persona almeno due volte al giorno.

Padre Vinod Karumalikal, ex parroco della suora, ha riferito che i suoi superiori volevano che abbandonasse la sua missione – sospesa solo nel marzo 2020 per un mese durante la prima ondata di Covid-19 – per via della sua età avanzata e della situazione di pandemia. 

“Lei, però, non ha intenzione di fermarsi”, ed è “disposta a morire di Covid”, ha spiegato il sacerdote. 

Il vescovo di Rajkot, monsignor José Chittooparambil, ha affermato che il servizio di suor Elsie mostra il significato dell'evangelizzazione e della testimonianza di Cristo. “È più prezioso offrire una testimonianza che predicare”, ha dichiarato.

“In una situazione come la pandemia”, ha concluso, “suor Vadakkekara ha dimostrato che l'amore supera tutto”.

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