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La creazione degli angeli era indispensabile? Si poteva farne a meno?

GUARDIAN ANGEL
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don Marcello Stanzione - pubblicato il 18/05/21
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A rigore Dio avrebbe potuto accontentarsi di creare solo il mondo materiale. E questo mondo essendo stato creato, avrebbe potuto governarlo ed amministrarlo da se stesso, senza alcun intermediario

La creazione degli angeli era davvero indispensabile? C'era veramente bisogno di questi messaggeri celesti? Teologicamente parlando, gli angeli non hanno il carattere di esseri necessari. A rigore Dio avrebbe potuto accontentarsi di creare solo il mondo materiale. E questo mondo essendo stato creato, avrebbe potuto governarlo ed amministrarlo da se stesso, senza alcun intermediario. 

Da questo punto di vista, la creazione degli angeli non s'imponeva per nulla a Colui che non ha bisogno di nessuno, e la cui onnipotenza riempie il cosmo.

Ma è piaciuto a Dio far entrare queste pure intelligenze nel piano dell'universo. A lato della materia caotica, egli ha suscitato queste legioni innumerevoli di angeli che sono state la lode vivente del Creatore nel mattino del mondo.  

Dalla loro qualità di esseri puramente spirituali, gli angeli divenivano gli intermediari naturali tra Dio che è la Vita per essenza, e la materia che da se stessa non ha vita. Dio, che poneva in essi un'immagine delle sue perfezioni infinite, comunicava loro nello stesso tempo una delega della sua sovranità. Egli li prendeva come interpreti ed esecutori delle sue volontà di fronte a degli esseri inferiori.

Il mondo degli spiriti s'impone ad ogni osservatore semplicemente imparziale. E disgraziatamente, dato il nostro stato di caduta, s'impone più ancora per il suo lato funesto e tenebroso che per il suo lato luminoso e salvifico. 

Al di fuori dell'intervento di esseri intelligenti ed invisibili, come spiegare i fenomeni dello spiritismo, i tavolini girevoli, la scrittura automatica, ecc.? Noi troviamo là una dimostrazione sperimentale dell'esistenza degli spiriti. E se ve ne sono di cattivi, devono trovarsene necessariamente di buoni.

Questo dato sperimentale, che nessun uomo di buona fede può ricusare, è corroborato dalla testimonianza universale del genere umano. La creazione degli angeli, con la distinzione profonda tra spiriti buoni e cattivi, è di quelle verità che si chiamano tradizionali. Perché esse si trovano presso tutti i popoli e tutte le religioni e che esse risalgono all'antichità più remota. 

Il filosofo greco, sotto i portici dei suoi templi, credeva ai semidei, ai geni, ai demoni. Il primitivo delle isole Samoa, nella sua credenza grossolana, crede agli spiriti.

Il cattolico vi crede ugualmente. Ma in lui la credenza universale è divenuta, grazie alla fede cristiana, una certezza. L'esistenza degli angeli è affermata in una moltitudine di brani della Sacra Scrittura. E, se vi fosse mai stato qualche dubbio riguardante questa verità, il Concilio del Laterano l'avrebbe tolto, dichiarando nella sua professione di fede che: "Dio all'inizio aveva fatto dal nulla due tipi di creature, la spirituale e la corporale, poi l'uomo composto dell'una e dell'altra". Il testo è formale. 

L'esistenza  del mondo degli spiriti, verità sperimentale, verità tradizionale, è un dogma di fede cattolica.

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