Impennata di persecuzioni contro i cristiani, violente repressioni a Hong Kong, genocidio degli Uiguri… Mentre il governo cinese moltiplica violenze e altre misure oppressive, il cardinale Charles Bo, arcivescovo di Rangoun (in Birmania) e presidente della Federazione delle Conferenze Episcopali d’Asia (FABC) sceglie di rispondere con la preghiera. Egli ha così invitato ogni fedele a partecipare a una settimana mondiale di preghiera per la Cina che avrà luogo dal 23 al 30 maggio prossimi.
Proponendo questa settimana di preghiera, ha assicurato il cardinal Bo,
Il cardinale birmano ha invitato a pregare per ogni cinese, «perché possa ricercare e realizzare la piena misura della gioia che il nostro Creatore gli ha destinato».
Questa settimana di preghiera comincia il 23 maggio, vigilia della giornata di preghiera per la Chiesa in Cina istituita nel 2007 da Benedetto XVI: essa cade appunto il 24 maggio, festa della Beata Vergine Maria “Soccorso dei cristiani”, particolarmente venerata in Cina nel santuario di Nostra Signora di Sheshan, nei pressi di Shangai.
In risposta a questo appello, molte personalità cristiane provenienti da tutti i continenti – ad esempio Chris Smith, membro del Congresso statunitense, il politico britannico Lord Alton di Liverpool, il deputato canadese Garnett Genuis o ancora il parlamentare australiano Kevin Andrews – hanno lanciato un sito internet per recensire le proposizioni pastorali destinate alle parrocchie e ai singoli.
Per quanti desiderano vivere questo tempo forte di comunione, ecco la preghiera composta da Benedetto XVI per Nostra Signora di Sheshan, da recitare ogni giorno dal 23 al 30 maggio:
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]