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Lettera aperta in risposta a una mamma agnostica

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Catholic Link - pubblicato il 08/05/21
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L'importanza di fare un altro tentativo

di Will Wright

Questa lettera aperta è stata scritta in risposta a un articolo virale scritto da Amelia Kibbie e che si può leggere qui.

Cara Amelia,

nel momento in cui scrivo questo testo il tuo articolo è stato condiviso 20.928 volte solo su Facebook. È quindi chiaro che questo sentimento risuoni nel cuore di molte persone.

Se leggerai questo scritto, Amelia, sappi per favore che capisco da dove vieni. Stai cercando di fare la scelta migliore per tua figlia e di ridurre l'impatto negativo di quello che hai sperimentato, e questo è comprensibile, raccomandabile e perfino lodevole.

Questa lettera aperta è di un genitore che cerca di far capire qualcosa a un altro. Vorrei anche farti i miei complimenti per il fatto di usare il tuo dono di saper scrivere. Scrivi molto bene, e anche se non ero d'accordo con quello che scrivevi mi è comunque piaciuto leggerlo.

In primo luogo, vorrei affrontare una delle questioni principali che ho notato in quello che hai scritto. Cos'è la “moralità secolare?” Ti sei riferita a uno studio della Duke University che parla della “moralità secolare” e poi esprime una pletora di giudizi di valore privi di una base oggettiva. Qual è la loro definizione di vendicativo, tollerante, autoritario e nazionalistico? Forse sono prevenuto nei confronti della Duke come ex allievo della UNC-Chapel Hill, ma al di là di questo sembra una valutazione parziale. Ricorda un'opinione più che un fatto.

La verità è che non c'è alcuna moralità secolare. E la moralità secolare è semplicemente la regola della folla in base alla tendenza culturale prevalente al momento. Non è basata sulla legge naturale. È semplicemente consenso. La tratta di schiavi africani e l'Olocausto ebraico sono stati il risultato di una filosofia del genere. Se la moralità secolare è a un certo punto corretta, è probabilmente che sia dovuto più alla legge naturale che a un qualsiasi accordo basato su un consenso. La moralità deve avere una base solida.

Perché parlo di questo? Il fatto è che il cristianesimo, e mi sto riferendo al cristianesimo cattolico, è fondato sulla legge della persona umana a livello di natura umana. Si basa su princìpi che trascendono tempo, circostanze, luogo, persone e condizioni. Buona parte di questo tessuto morale è ereditato dall'ebraismo, che ha radici ancora più antiche.

Sia l'ebraismo che il cristianesimo si basano sul fatto di concentrarsi sull'altro, al di fuori di sé. Il sacrificio è un elemento di base dei princìpi giudaico-cristiani. L'idea che l'umanità abbia “sbagliato” per tutti questi anni richiede più fede del fatto di credere di avere personalmente l'idea giusta riguardo alla moralità.

Da quello che scrivi è chiaro che valorizzi la privacy, ed è comprensibile. Se esiste Dio come descritto dal cristianesimo, Egli è buono e Creatore di tutte le cose. Se Dio esiste e ti ha creata, allora sa assolutamente tutto di te, fino al numero dei tuoi capelli in qualsiasi momento. Ciò che manca alla tua esperienza di chiesa è la realtà che Dio va oltre l'impostazione metodista a cui sei stata esposta.

Dio non è come Babbo Natale. Dio è la base dell'essere. In Lui viviamo e ci muoviamo. Egli conosce assolutamente tutto di te e di ciò che porti dentro. E sceglie di amarti. Anche ora, nel tuo agnosticismo e nel tuo rifiuto del cristianesimo, ti ama. Questo è fondamentale. Non è un Dio arrabbiato che ti giudicherà in modo ingiusto, ma un Padre amorevole che desidera il meglio per te.

Non c'è privacy da Dio, perché una cosa del genere è un'assurdità. Nonostante la Sua infinita conoscenza, Dio non ti respingerà mai, indipendentemente da quello che fai o che ti accade. Se non credi questo, chiedi a Dio di mostrarti quanto ti ama e come ti cerca in quell'amore.

La domanda non è come tua figlia distinguerà ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Hai ragione, i Dieci Comandamenti non le devono essere necessariamente riferiti. Saprà distinguere giusto e sbagliato a livello naturale, se è davvero aperta alla verità.

Tutto mostra che ami molto tua figlia. Da questa esperienza, lei svilupperà probabilmente un buon senso di autostima, ma a quale scopo? Dove indirizzerà la sua vita? Parli di non fare del male agli altri, e questo è giusto, ma che dire dell'amore basato sul sacrificio, che dona vita? Qualsiasi modello di questo sarà necessariamente umano, estraneo alla verità di Dio, e quindi sarà limitato.

Non sto approcciando questa lettera aperta con un senso di giudizio e malizia. Sappi che intendo davvero quello che sto dicendo: comprendo la tua trepidazione. Ci sono tanti esempi imperfetti di cristiani! L'idea di fare tutto da soli sembra più sicura, ma niente potrebbe essere più pericoloso.

Non possiamo essere la nostra autorità. Tu e io sbaglieremo sempre di tanto in tanto. Abbiamo bisogno dei “guardrail” d'amore che Dio ci offre. Non sono restrittivi, e non ledono la privacy. Dio ama te e tua figlia più di quanto tu riesca a immaginare. Lo dico perché è vero, non per usare un cliché.

Dio non manda la gente all'Inferno. Siamo noi che ci spediamo all'Inferno rifiutando il Suo amore. La porta dell'Inferno è chiusa da dentro.

Ti invito a porre domande, a fare un altro tentativo e a esaminare un'altra volta la religione. Non estendo questo invito perché ho ragione o tu hai torto, ma perché il mastino del Cielo è alla continua ricerca, e non troverai mai felicità, tranquillità e realizzazione finché non le troverai in Dio.

C'è TANTO di più da dire e di cui parlare, ma mi sono già dilungato fin troppo. Mi farebbe piacere ricevere una risposta o intavolare una conversazione. Sentiti libera di inviarmi un'e-mail, se ti va: will.wright.catholic@gmail.com .

Cordialmente,

Will

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