Santa Teresa di Lisieux visse sulla terra appena 24 anni, ma ebbe un'intuizione enorme e provvidenziale:
Passerò il mio Cielo a fare del bene sulla terra
Dimentichiamo troppo spesso la compagnia dei Santi, nel nostro quotidiano affaccendarci. Santa Teresina è particolarmente solerte nel mostrarci che non dovremmo contare solo sulle nostre forze o stare in balia delle nostre ansie.
Lo scorso 9 aprile ho voluto condividere la mia esperienza riguardo alla recita della Novena delle rose, dedicata appunto a questa Santa. La si recita dal 9 al 17 di ogni mese e mi ha accompagnata in un momento di sfide e preoccupazioni.
In risposta a questa mia condivisione ho ricevuto tante testimonianze di altre persone, amici e non, che hanno sentito la carezza presente di Santa Teresa, recitando la novena.
Cominciamo a condividere alcune di queste storie, con questa domanda: ma cosa sono i segni?
Il gesuita Padre Putigan che cominciò la tradizione di questa novena chiese a Santa Teresa il segno di una rosa in dono quale garanzia di aver ottenuto la grazia chiesta con la preghiera. E queste rose davvero piovono dal cielo.
Suggestione? Credo che il punto sia questo: la nostra fede non si appoggia ai segni come fossero magie. La compagnia dei Santi ci è amica, semmai, perché ci permette di vedere meglio quello che c'è già qui, tra le nostre mani. Il vero miracolo è questo di più di vista sul reale che ci viene donato. Ciò che deve fiorire, e fiorisce davvero quando ci affidiamo, è la nostra relazione con Dio dentro le circostanze del presente.
1 Laura, un intervento e 3 rose di zucchero
2 Lucia, un salto coraggioso e un cespuglio di rose
3 Barbara, un risveglio dal coma e una rosa in mezzo al mare
4 Romana, una rosa gialla sul marciapiede
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