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Pandemia e giovani: quali segnali psicologici manifestano un disagio?

YOUNG BOY, SAD
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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 04/05/21
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Nell'ultimo anno i pediatri hanno registrato un aumento di disturbi legati al sonno e all'apprendimento. Si sono manifestati anche più casi di autolesismo. Come aiutare i genitori?

di Teresa Grimaldi Capitello

Oggi sentiamo spesso parlare di salute e di come mantenere, promuovere e garantire il benessere fisico e psicologico soprattutto dei bambini e dei ragazzi. Perché la prevenzione inizia da piccoli. E perché il ruolo degli specialisti e dei genitori è quello di promuovere la salute, facendo in modo che le Istituzioni e i servizi per la Salute dedichino maggiore attenzione e più risorse alla prevenzione e alla creazione di competenze.

Creare competenze significa formare ed educare i genitori affinché siano correttamente informati. È compito degli specialisti dell’età pediatrica, in particolare di pediatri e psicologi, aiutare le famiglie ad affrontare le sfide della crescita, suggerendo stili di vita sani e aiutando i genitori a distinguere quelli che sono normali passaggi dello sviluppo da quei sintomi che possono invece rappresentare dei campanelli d’allarme, che è bene portare all’attenzione del pediatra e dello specialista.

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In questo numero speciale dedicato alla psicologia della salute abbiamo voluto porre l’attenzione sulle tappe dello sviluppo che più frequentemente sollevano dubbi e perplessità nei genitori e che, nel periodo di emergenza sanitaria e sociale che stiamo vivendo, sono spesso oggetto speciale di attenzione.

I pediatri e l’unità specialistica dei disturbi del sonno del nostro ospedale hanno visto nell’ultimo anno un aumento delle richieste di controllo per alterazioni del sonno, legate a paure e ansie di grandi e piccoli.

Anche il linguaggio può essere il segnale di problematiche emotive, che si esprimono, ad esempio, con periodi di regressione o balbuzie intermittenti. Dallo svezzamento all’adolescenza possono verificarsi diversi problemi dell’alimentazione, non ultimo
l’aumento di peso causato dalla maggiore sedentarietà e dalla riduzione drastica dell’attività fisica durante la pandemia.

Per quanto riguarda la scuola, le dinamiche generate dalla didattica a distanza hanno contribuito ad un aumento dei problemi connessi con l’attenzione e con l’apprendimento scolastico, con la perdita di interesse per lo studio e con un’emotività che, soprattutto in adolescenza, risulta più instabile e fonte di disagio psicologico.

Non raramente abbiamo assistito ad episodi di autolesionismo negli adolescenti e a forme di somatizzazione nei bambini e nei ragazzi. In molti bambini il disagio psicologico ed emotivo si traduce in un malessere del corpo con dolori addominali o emicranie. Altri
bambini e ragazzi hanno un comportamento problematico con irritazione, rabbia, esplosioni di aggressività.

In conclusione, è nostro obiettivo, condiviso con i pediatri, sostenere e tutelare la salute nell’infanzia e nell’adolescenza, accompagnando e aiutando i genitori nello sviluppo e nella crescita dei propri figli e in quei momenti critici tipici, che l’emergenza sanitaria in corso ha amplificato.

Altro nostro obiettivo fondamentale è accrescere le competenze di un mestiere che lo stesso Sigmund Freud aveva definito tra i più difficili da apprendere: quello di essere Genitori!

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