Un nuovo studio sui Rotoli del Mar Morto suggerisce che vari scribi potrebbero aver contribuito alla loro stesura. La ricerca è stata condotta da paleografi ed esperti di informatica dell'Università di Groninga (Olanda).
Inverse riferisce che il team ha impiegato un software di intelligenza artificiale con una tecnica di riconoscimento avanzato per analizzare i caratteri. Il lavoro si è concentrato sui movimenti della scrittura, come la curvatura e la forma dei caratteri. Attraverso l'analisi, il team ha identificato varie leggere variazioni che hanno suggerito che può esserci stata più di una mano all'opera.
All'occhio umano, queste piccole differenze sono praticamente indistinguibili, e infatti studi precedenti che si aveva fatto affidamento sulle capacità visive umane avevano suggerito che tutti i Rotoli fossero opera di un'unica persona. Per l'intelligenza artificiale, però, le differenze sono indizi che aiutano a raccontare la storia dei Rotoli.
Nella sua ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, il team nota che ci sono molti fattori che potrebbero provocare piccoli cambiamenti nel testo. La scrittura di un'unica persona potrebbe essere influenzata dall'affaticamento, dai cambiamenti ambientali o dagli utensili usati per scrivere. Queste lievi alterazioni sarebbero molto simili a quelle prodotte da un secondo scriba. I cambiamenti possono ingannare facilmente l'occhio umano, ma l'intelligenza artificiale è in grado di non farsi confondere.
“Le tecniche di riconoscimento e di intelligenza artificiale non offrono la certezza di un'identificazione, ma probabilità statistiche che possono aiutare l'esperto umano a comprendere e a decidere tra la probabilità di possibilità diverse”.
Dopo aver analizzato 2.000 immagini digitali, lo studio è giunto alla conclusione che i Rotoli siano stati scritti da più persone. Un esame attento ha mostrato chiaramente delle differenze sottili ma persistenti tra due colonne scritte, rese più evidenti grazie a una lacuna – una sezione del manoscritto lasciata appositamente vuota.
La lacuna, o interruzione di colonna, è stata la prova schiacciante. Il leggero cambiamento nella scrittura manuale appariva dopo lo spazio vuoto piuttosto che a intervalli casuali nel corso del testo. Ciò suggerisce che un secondo scriba abbia ripreso il lavoro dopo l'interruzione, e si crede che per completarlo abbia provato a imitare lo stile del suo predecessore.
Se la presenza di più scribi potrebbe sembrare una scoperta di poco conto, la ricerca ha offerto un utile approfondimento sul processo di produzione dei Rotoli, e mostra che uno stile uniforme non indica necessariamente l'opera di un unico scriba. Gli esperti sperano che questa rivelazione possa portare a ulteriori scoperte relative ai testi antichi.