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Unione omosessuale del figlio di una coppia cattolica: come comportarsi?

Protesters gather outside the Houses of Parliament in central London on June 3, 2013, in support of same-sex marriage. A "wrecking amendment" aimed at derailing the government's same-sex marriage bill, which was passed in the Commons despite the opposition of 133 Tory MPs, is being debated in the House of Lords. AFP PHOTO/Leon Neal

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José Miguel Carrera - pubblicato il 23/04/21
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“La coscienza di ciascuno è una questione da affrontare con Dio. Le religioni hanno delle norme, e le ha anche Dio”

L'unione omosessuale del figlio di una coppia cattolica: p. Zezinho commenta questo caso, una realtà per molte famiglie che richiede una risposta pastorale cristiana che sia fedele alla dottrina di Gesù in tutte le sue dimensioni.

Il sacerdote brasiliano ha scritto sulla sua rete sociale:

“Risposta a una coppia cattolica il cui figlio si è sposato civilmente con un compagno e i genitori non sono intervenuti:

È una realtà attuale. Uno di loro si presenta come il marito, l'altro come l'amato. Ci sono alcune chiese con pochissimi membri che sostengono questa unione. Dicono che ogni tipo di amore è valido e che Dio benedice chi si ama, anche se si tratta di persone dello stesso sesso. Non è quello che pensa il 99% delle Chiese. Rispettano e non aggrediscono, ma non ritengono che questa unione sia un matrimonio cristiano.

Per la maggior parte delle religioni, uomo con uomo e donna con donna va contro la loro dottrina. Seguono la Bibbia, Antico e Nuovo Testamento. I riferimenti sono molti. Da più di 3.000 anni vige la legge che vieta queste unioni. La religione, però, ha imparato che essere contrari e non sostenere non dà il diritto di aggredire e offendere chi vive questo tipo di unione appoggiata dai Governi laici”.

P. Zezinho ha proseguito:

“La coscienza di ciascuno è una questione da affrontare con Dio. Le religioni hanno delle norme, e le ha anche Dio, in base a quello che si legge nella Bibbia e nel Corano, libri pieni di norme di convivenza. Dire, però, che Dio manda all'inferno i due o le due è un diritto che ha solo Dio. Dio sa giudicare. Noi no, non abbiamo questo diritto. Mt 7,1-6”.

“La scelta dei genitori di non intervenire alla cerimonia civile è anch'essa un'opzione personale. Non sono costretti a concordare con le scelte amorose dei figli. Come il figlio ha scelto, hanno scelto anche i genitori. La questione culturale e religiosa pesa molto ai familiari. Non si può offendere né imporre, ma questo vale sia per i genitori quanto per il figlio o la figlia che ha deciso di seguire le proprie convinzioni”.

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