A proposito di lettura credo che valga davvero la pena di leggere - o rileggere per chi lo conoscesse già - il testamento spirituale di santa Bernadette Soubirous che festeggiamo oggi.
Mi piacerebbe impararlo a memoria per averlo sempre in punta di lingua nei momenti di sconforto, di lamentela e ribellione.
Un condensato di fede, umiltà, gratitudine, sapienza, obbedienza, semplicità, mansuetudine, che commuove e mi fa vergognare della mia superbia e delle mie infedeltà.
Proprio Bernadette che aveva vissuto la grazia straordinaria di vedere la Vergine Maria, di ascoltare la sua voce, parlare con lei, ci ricorda con le sue parole che il Regno dei Cieli è per i piccoli, per gli umili di cuore, per i poveri, i semplici.
Vorrei guardare la mia storia con gli occhi di Bernadette, che nel testamento ripercorre la sua esistenza fatta di dolori, umiliazioni e persecuzioni con sguardo grato, pacificato, e il suo scritto diventa preghiera di lode.
E a proposito di leggere o rileggere la propria vita alla luce dell'amore di Dio, questa settimana tra i cinque libri che vi consigliamo trovate "Un proiettile e una mano" di Giovanni Paolo II, pubblicato da San Paolo Edizioni.
Al centro del testo l'attentato di cui il Santo Padre fu vittima. Da quell'episodio papa Wojtyla avrebbe elaborato una rilettura della propria esistenza alla luce della Provvidenza e della “mano materna” che lo protesse.
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