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Sia Cristo che Satana ti hanno scelto

PHONE CALL
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Robert McTeigue, SJ - pubblicato il 14/04/21
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Ora è il momento che sia tu a scegliere

Immaginate questo: sentite due telefoni suonare. A quale rispondete per primo? Rendiamo lo scenario più specifico – se sapeste che una delle persone che vi chiama è Cristo e l'altro è Satana, a quale chiamata rispondereste, e quale ignorereste?

Sia Cristo che Satana ci chiamano infatti costantemente. Ciascuno ci chiede di unirsi a lui, di aderire alla sua causa. Il problema è che il mondo cerca di sminuire e screditare la chiamata di Cristo, e amplifica e glorifica quella di Satana, nascondendo (in genere) il suo nome. Sant'Ignazio di Loyola sapeva di queste chiamate in competizione tra loro, e ne ha scritto nella sua meditazione sulle “due bandiere”, intendendo per “bandiera” il “logo” o la squadra.

Sant'Ignazio diceva che le tre caratteristiche dell'invito di Satana sono l'avidità, la vanagloria e l'orgoglio. Satana è il sostenitore ultimo della “shopping-terapia”, che ci insegna ad amare le cose e a usare (e scartare) le persone. Insiste sul fatto che non possiamo essere felici senza l'oggetto più nuovo e costoso, e che se non lo abbiamo possiamo incolpare qualcun altro e prendercelo – perché ce lo meritiamo!

“Vanagloria” non è una parola che si sente molto al giorno d'oggi, ma la vediamo all'opera ogni volta che qualcuno agisce come se il valore della sua vita dipendesse dal numero dei suoi followers sui social media; la vanagloria ci aiuta a fare qualsiasi cosa debba essere fatta per ottenere più “Mi piace” o “Condividi” sui social media. Essere notati dalla folla può creare dipendenza – alcuni, dopo il primo assaggio, non ne possono più fare a meno. Si scatena il panico quando la sostanza viene ridotta o non soddisfa più. Qualsiasi persona in via di recupero può parlarvi di questa dinamica terribile.

“Orgoglio” è una parola buffa. Diciamo ai bambini che devono essere orgogliosi del loro lavoro, e allo stesso tempo diciamo loro che l'orgoglio è un peccato. In che senso? Il giusto rispetto per Dio, per il prossimo e per se stessi è una forma legittima di orgoglio, ovvero il giusto orgoglio ci preclude il fatto di agire in un modo che disonora Dio, sminuisce il nostro prossimo o denigra la nostra dignità umana. L'orgoglio diabolico, dall'altro lato, è l'abitudine di pensare che siamo così speciali che le regole ordinare della cortesia o del fair play, o perfino la legge morale, non si applichino a noi.

Siamo tutti troppo inclini ad essere conquistati dalla pubblicità sfavillante che ci offrono “il mondo, la carne e il diavolo”. Lasciati a noi stessi possiamo solo fare una brutta fine. Nella Sua misericordioa, Cristo ci offre un'alternativa, ma non vi piacerà – almeno non all'inizio.

In un vecchio episodio de I Simpson, si vede Homer Simpson tenere in tasca un foglietto che dice “Fai sempre l'opposto di quello che dice Bart”. Sant'Ignazio ci direbbe: “Fai sempre l'opposto di quello che dice Satana”. Cristo ci dà i mezzi per farlo. Satana offre avidità, vanagloria, orgoglio; Cristo offre povertà e umiltà.

In altri termini, Cristo ci insegna che le cose accettabili a livello ordinario, come i possedimenti materiali, il riconoscimento da parte degli altri e la stima di sé, possono essere corrotti da Satana. Penso che Cristo direbbe: “Siate pronti ad abbandonare tutto ciò che viene contaminato da Satana”. Se le cose stanno diventando per voi più preziose dell'amore nei confronti di Dio e del prossimo, è ora di cambiare rotta. Se l'approvazione pubblica è per voi più importante che essere giusti agli occhi di Dio, è il momento di scendere dal palcoscenico. E quando iniziamo a pensare di essere ciò che conta di più nell'universo, è il momento di ricordare che siamo creature finite che affronteranno la morte e il giudizio. Non è una prospettiva molto allettante, vero? Ma non ve ne andate – c'è una saggezza profonda e potente all'opera.

Ricordo di aver visto una versione cinematografica di un libro di Stephen King (non sono un suo grande fan). Satana arriva in paese e corrompe chiunque tranne lo sceriffo, che non può essere comprato perché non desidera quello che non dovrebbe avere, ed è disposto a disfarsi di qualsiasi cosa gli impedisca di essere una brava persona. Non può essere corrotto, sedotto o intimidito. È un uomo libero – libero da desideri disordinati o sproporzionati e libero di fare il bene. È quello che Cristo ci chiama a fare!

Dobbiamo davvero scegliere da che parte stare. Dobbiamo optare per Cristo; visto che viviamo in un mondo caduto, la scelta “per default” è per Satana. Le lotte del periodo quaresimale vogliono ricordarci che siamo oggetto di una contesa, e che non possiamo permetterci di stare dalla parte della squadra perdente. Scegliamo di conseguenza.

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