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🚨 FAKE NEWS 🚨: il Papa non ha mai scoraggiato gli Africani dal vaccinarsi contro il Covid

COVID
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i.Media per Aleteia - pubblicato il 12/04/21
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Il Pontefice e l'arcivescovo di Canterbury uniti nel chiedere un accesso equo e universale al vaccino per tutti

Un falso messaggio diventato virale attribuito a Papa Francesco e identificato da AFP circola sulle reti sociali dalla fine di marzo 2021, dopo essere apparso per la prima volta nell'aprile 2020.

Nel presunto messaggio, ricorda catholicfactchecking.com, il Pontefice proibirebbe l'uso di vaccini anti-Covid provenienti dall'Europa e dal Nordamerica ai cattolici che vivono in Africa.

“Cari credenti della Chiesa cattolica”, si legge, “non usate mai questi vaccini [contro il Covid-19] che verranno inviati in Africa”, perché “qualcosa non va”.

“State inventando qualcosa per sterminare persone a cui non avete mai dichiarato guerra”, aggiunge la nota, scritta con uno stile piuttosto grezzo che non ricorda quello di Papa Francesco.

In realtà, il Pontefice sostiene un accesso equo e universale al vaccino per tutti, posizione che condivide con l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, guida della Comunione Anglicana.

A gennaio, il Papa e l'arcivescovo hanno ricevuto la prima dose del vaccino a tre giorni di distanza l'uno dall'altro – rispettivamente il 13 e il 16 gennaio. Questa coincidenza può essere casuale, ma conferma che al momento di combattere il coronavirus i due leader religiosi procedono mano nella mano.

“Voglio incoraggiare chiunque a vaccinarsi contro il Covid-19”, ha dichiarato Welby il giorno in cui ha ricevuto il vaccino, affermando che questo avrebbe alleviato il lavoro dello staff degli ospedali e di vedere questo atto civico come una risposta al comandamento di Cristo di amare il proprio prossimo.

“Vaccinarsi fa parte di questo comandamento”, ha affermato. “Possiamo mostrare il nostro amore reciproco tenendoci l'un l'altro al sicuro da questa terribile malattia”.

Dal canto suo, in un'intervista del 10 gennaio Papa Francesco ha osservato che vaccinarsi è “un'opzione etica”.

Una nota della Commissione Vaticana Covid-19 pubblicata il 29 dicembre 2020 ha affermato lo stesso, sostenendo che rifiutare il vaccino potrebbe rappresentare un rischio per gli altri.

Da mesi, i due leader religiosi chiedono poi l'accesso universale al vaccino ovunque. “Il nazionalismo dei vaccini è il pericolo più grande”, ha dichiarato Welby in un'intervista a la Repubblica il 30 marzo, ribadendo che la solidarietà è fondamentale.

Qualche settimana prima, l'arcivescovo di Canterbury aveva avvertito del fatto che il coronavirus non sarebbe stato sconfitto in alcun luogo finché non fosse stato sconfitto ovunque, e aveva accolto con favore il sostegno del Governo britannico al programma COVAX, un'iniziativa globale guidata da WHO che assicura che chiunque abbia accesso ai vaccini contro il Covid-19, indipendentemente dalle sue condizioni economiche.

Lo stesso vale per il Vaticano. In una lettera al presidente del Pan American Committee of Judges, il Papa si è espresso contro l'accaparramento dei vaccini.

“Anche i Paesi che hanno vaccinato di più e meglio hanno bisogno della vaccinazione in altri Paesi per tenere aperti i loro confini e riacquistare la normalità nelle relazioni internazionali”, ha scritto. “Chi si accaparra i vaccini, chi mette l'accento sulla proprietà intellettuale, chi blocca la fornitura di medicinali sbaglia, e alla fine sarà vittima della sua miopia”.

Queste decise posizioni del Pontefice sono state accompagnate da gesti a sostegno delle sue parole.

Durante la Settimana Santa, il Vaticano ha lanciato una campagna di vaccinazione di 1.200 poveri che vivono vicino Piazza San Pietro. L'iniziativa è stata coerente con il contenuto del messaggio Urbi et Orbi di Natale, in cui il Papa ha esortato ad assicurare “vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta”.

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