Nella settimana di Pasqua si torna nella basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.
La basilica sorge sulla tomba del diacono Lorenzo, che subì il martirio arso vivo. Secondo la tradizione, il suo corpo fu deposto su una lastra di marmo bianco, custodita nella cripta della basilica. Pio IX – devoto di San Lorenzo - fece analizzare le macchie sul marmo, che furono identificate come sangue umano. Allo stesso pontefice si deve il rifacimento della piazza antistante la basilica e la colonna - 24 metri, una delle più alte di Roma - con la statua di San Lorenzo. Lo stesso Pio IX è stato sepolto di fronte a Lorenzo.
Nella tomba di San Lorenzo sono custodite anche alcune reliquie di Santo Stefano. Un legame suggellato nel mosaico del VI secolo, su quello che era un tempo l’arco absidale e oggi segna l’accesso al presbiterio. Lorenzo e Stefano si trovano ai lati di Cristo, dietro gli apostoli Pietro e Paolo.
Alla basilica di San Lorenzo è legata anche la memoria di Pio XII. Il 19 luglio del 1943, con Roma sotto le bombe degli Alleati, il Papa si recò nel quartiere di San Lorenzo, il più colpito, portando conforto alla popolazione. Nel 1964, quando il suo operato fu messo in dubbio dall’opera teatrale “Il Vicario”, fu lanciata una sottoscrizione popolare per una statua in suo onore, che da allora si trova nel piazzale davanti alla basilica.
Non ci ardeva forse il cuore nel petto
mentre conversava
con noi lungo il cammino?
Lc 24,32
* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma