Il 2 aprile è la Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo. Per questo, abbiamo il piacere di avere con noi Gabriele Valli, Presidente e fondatore dell’Associazione “Valenze”, che a breve si trasformerà in una Fondazione. Valenze, nasce per promuovere e supportare l’inserimento lavorativo e l’inclusione delle persone con neurodiversità, in particolare autistiche, negli enti pubblici e privati.
Presidente, come è nata l’idea di fondare “Valenze” e per quale ragione?
Gabriele Valli: Come spesso accade, tutto è nato da un’esperienza personale. Tre anni fa abbiamo saputo che nostro figlio è un bambino autistico.
Accogliere questa novità nella nostra vita non è stato facile e mi ha aiutato cercare di capire questo fenomeno e quali problemi ci sono.
Tra le numerose criticità, una fra tutte è emersa con forza quella del futuro di questi ragazzi dopo i 18 anni: finita la scuola dell’obbligo sono lasciati a loro stessi.
Questo è un peccato perché hanno qualità che potrebbero mettere a disposizione della società se inseriti nel mondo lavoro, valorizzando le loro qualità.
Noi le chiamiamo “Valenze” e con questa associazione ci proponiamo di favorire l’inclusione nel mondo del lavoro delle persone autistiche e con altre neurodiversità, collaborando con aziende, università e pubblica amministrazione, facendo in modo che possano dare il loro meglio alla società.
Per la giornata del 2 aprile, avete messo in campo un evento “Valenze in Note”. Di cosa si tratta e come nasce l’idea di coinvolgere tanti ospiti interessanti, dalle aziende al panorama musicale e sportivo?
Gabriele Valli: “Valenze in Note” è il nostro primo evento con cui lanciamo pubblicamente la nostra associazione.
“Valenze in Note” è una manifestazione musicale che coinvolge musicisti professionisti e non, come le band aziendali.
La musica è il collante che consente di parlare di esperienze concrete di inclusione delle persone autistiche nel lavoro, grazie la voce dei protagonisti: i ragazzi, i loro colleghi, i coach che li accompagnano e le aziende stesse.
Durante l’evento hanno partecipato medici e operatori che da anni lavorano con persone autistiche, che ci hanno consentito di introdurre 3 temi importanti per le persone autistiche: la natura, lo sport e lo studio della musica.
Tre strumenti a disposizione delle persone autistiche per acquisire quelle autonomie, comportamentali e relazionali, necessarie, come le competenze acquisite durante gli studi, a favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro.
All’evento hanno partecipato con il loro saluto, anche rappresentanti delle istituzioni e musicisti.
Alla fine, ci siamo riusciti e rimane la gratitudine per le tante persone che con generosità hanno partecipato a questo evento.
“Valenze” è nata da poco ma sembra già avere tanti spunti interessanti. Progetti per il futuro?
Gabriele Valli: Il primo progetto è avviare un network di aziende, private e pubbliche, e Università per la promozione e l’attuazione di programmi l’inclusione delle persone autistiche nel mondo del lavoro, a partire da quelle che abbiamo messo insieme per l’evento “Valenze in note”.
Vorremmo inoltre produrre anche prodotti audiovisivi – come docu film e web serie - per sensibilizzare tutti al tema dell’indipendenza economica e lavorativa delle persone neurodiverse.
Ci proponiamo di avviare progetti per favorire l’autonomia delle persone autistiche grazie alla natura, lo sport e l’arte, in particolare la musica, oltre alla nascita, a Roma, di una scuola primaria veramente inclusiva per i bambini autistici.
Infine, grande attenzione alle tecnologie digitali, per favorire la loro diffusione all’interno dei processi di cura, assistenziali e amministrativi che riguardano le persone autistiche, nei processi educativi e lavorativi.