Il mercoledì santo, la stazione quaresimale è di nuovo a Santa Maria Maggiore. I mosaici (V secolo) lungo la navata centrale parlano della promessa di Dio al popolo ebraico e il suo aiuto per raggiungerla. Sono le storie di Abramo, Giacobbe, Mosè e Giosuè.
Anche noi ci inseriamo in questo cammino. Davanti a noi c’è Maria. I mosaici dell’Arco trionfale e dell’abside di Santa Maria Maggiore ci mostrano i momenti principali della vita terrena di Maria e la sua gloria accanto al Figlio, a cui anche noi siamo invitati a partecipare.
Un altro mosaico, oggi nascosto dalla loggia delle benedizioni, racconta la fondazione miracolosa della basilica di Santa Maria Maggiore. Secondo la tradizione, la notte tra il 4 e il 5 agosto del 352 la Madonna apparve in sogno a papa Liberio e al patrizio Giovanni, chiedendo di costruire una chiesa in suo onore in un luogo che avrebbe indicato con un miracolo. Il mattino dopo, una nevicata ricoprì il colle Esquilino. Qui il papa tracciò il perimetro della nuova chiesa e Giovanni provvide al suo finanziamento. Sopra la chiesa primitiva – di cui non resta nulla - Papa Sisto III costruì l’attuale basilica di Santa Maria Maggiore (V secolo).
Ogni anno, in ricordo del miracolo, il 5 agosto viene celebrata la Festa della Madonna della Neve, con tanto di nevicata artificiale sulla piazza antistante la basilica di Santa Maria Maggiore.
Vedano gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
Sal 68
* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma