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Una fede giovane per affrontare la Passione: la chiesa di Santa Prisca

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Marinella Bandini - pubblicato il 30/03/21
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Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”

La chiesa di Santa Prisca è il luogo più adatto per celebrare questo martedì santo. Le Scritture parlano di elezione “fin dal grembo materno”, fortezza nella fede e del mistero del tradimento umano – quello di Giuda ma anche quello di Pietro. Due aspetti di ogni storia di martirio, anche quello di Santa Prisca.

Chi sia questa giovane donna non è del tutto chiaro: la tradizione l’ha identificata a volte con la figlia di Aquila e Priscilla, collaboratori di San Paolo, altre volte con la stessa moglie di Aquila. Gli Acta Sanctorum parlano di una ragazza di 13 anni morta martire sotto l’imperatore Claudio per aver rifiutato di adorare gli dèi. Nel III secolo, durante il pontificato di papa Eutichiano, il suo corpo fu ritrovato e deposto in questa chiesa.

La tradizione si lega anche alla predicazione di San Pietro. Prisca, infatti, sarebbe stata battezzata dal principe degli apostoli in un fonte battesimale che è quello usato ancora oggi nella chiesa di Santa Prisca, ricavato in un capitello corinzio. La pala dell’altare maggiore rappresenta proprio questo evento.

Degno di nota è il mitreo ritrovato nel corso degli scavi sotto la chiesa di Santa Prisca, oltre le fondamenta dell'abside, il più completo e sviluppato tra quelli conosciuti.

Mentre ci avviciniamo ai giorni della Passione, con la giovane Prisca rinnoviamo la nostra fiducia in Dio

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,

la mia fiducia, Signore,

fin dalla mia giovinezza.

Sal 70

* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma

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