Dicono che se vogliamo far ridere Dio dobbiamo raccontargli i nostri progetti. Queste parole devono avere una risonanza extra per tutti noi che abbiamo vissuto l'anno appena trascorso. Tanti progetti che avevamo, piccoli e grandi, sono stati spazzati via in un istante.
Ora, un anno dopo, stiamo cominciando a vedere la luce alla fine del tunnel, ma ci troviamo di fronte a un fatto frustrante anche se incontrovertibile: non stiamo scrivendo la sceneggiatura della nostra storia personale.
È Dio che ha il controllo di tutto, non noi. Non importa quante volte impariamo questa lezione – dovremo impararla nuovamente ogni volta che ci troveremo di fronte a una sfida inaspettata.
Anni fa, ricordo di aver riversato il mio cuore nella preghiera per l'intenzione più importante che avevo. Col passare del tempo, sembrava improbabile che la preghiera avrebbe trovato la risposta che desideravo. Sono giunta lentamente ad accettare che era volontà di Dio che non si realizzasse, e alla fine ho trovato una pace profonda in quella resa.
Immaginate il mio shock quando Dio ha esaudito quella richiesta poco tempo dopo! Ingenuamente ho pensato: “Beh, dopo questo ho imparato ad arrendere la mia volontà a quella di Dio”.
Ripensandoci ho riso spesso negli anni a seguire. Situazioni impreviste e sforzi falliti mi hanno insegnato che la resa non si raggiunge in un attimo, ma è un processo continuo che dura tutta una vita. La fiducia radicale e l'arrendersi totalmente alla volontà di Dio sono lezioni che dobbiamo imparare sempre di nuovo.
Nel tentativo di interiorizzare questa lezione di resa nel corso degli anni, torno spesso all'esempio della Madonna. È il nostro modello in tante cose, non ultimo nella sua risposta quando si è trovata di fronte a un inaspettato cambio dei suoi piani.
Prima dell'Annunciazione, la vita di Maria sembrava destinata a seguire la via chiara e familiare tipica di una ragazza della sua epoca. Era stata promessa in matrimonio, si preparava a trasferirsi nella casa del marito e a diventare moglie e madre. La sua vita sembrava prevedibile, non molto diversa da quella di tutte le ragazze che la circondavano.
Poi è arrivato l'angelo in quel giorno fatidico e ha cambiato tutto. La risposta di Maria è la chiave che rivela come dovremmo reagire quando Dio ci sciocca con un cambiamento di piani. Ha detto: “Eccomi, sono la serva del Signore; si compia in me secondo la tua parola” (Luca 1, 38).
Molti di noi lottano per accettare anche il minimo cambiamento rispetto a quello che si aspettavano e avevano progettato. Come sarebbe diversa la nostra vita se rispondessimo come la Madonna quando i nostri piani vengono sconvolti?
Ovviamente, la notizia che Maria ha ricevuto era la più bella del mondo, mentre i nostri cambiamenti di piani possono essere cattive notizie che non vogliamo sentire, ma ciò non vuol dire che non possiamo imparare dalla sua testimonianza. La Scrittura ci ricorda di confidare in Dio sia nei momenti buoni che in quelli cattivi: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore” (Giobbe 1, 21).
Immaginate se la nostra risposta di default alle cose che non vanno come vorremmo non fosse fatta di frustrazione e resistenza, ma di resa fiduciosa. Esternamente forse nulla sembrerebbe diverso, ma all'interno imparare a reagire con fiducia e accettazione ci donerebbe una pace profonda – la pace che il mondo non può dare (Giovanni 14, 27).
In questa Annunciazione, prendiamoci un po' di tempo per riflettere sulla risposta di Maria all'angelo. Come potremmo applicare la sua risposta alla nostra vita?
Guardiamo al suo esempio e consideriamo i modi in cui possiamo lavorare per rispondere come ha fatto lei. Imparando ad affrontare i cambiamenti di piani imitando la resa pacifica della Madonna, anche noi possiamo rendere la nostra vita un “Fiat” amorevole e fiducioso.