Tutti i nuovi smartphone e tablet venduti a partire dal 1º gennaio 2022 nello Utah potrebbero essere equipaggiati di default con un filtro preinstallato, volto a bloccare l'accesso a contenuti pornografici.
Il progetto di legge prevede l'obbligo, per i fabbricanti di questi apparecchi digitali, di allestire un filtro capace di «bloccare i contenuti pregiudizievoli per i minori» su tutti i nuovi smartphone venduti sul territorio. Se i maggiorenni avranno la possibilità di disattivare il filtro con una password, i minori invece saranno tutelati maggiormente.
Una misura che s'iscrive in una battaglia condotta da lunga data da parte dei legislatori dello Stato americano, che già nel 2016 era stato il primo a denunciare la pornografia come «una crisi di salute pubblica». Per i suoi detrattori, questo progetto di legge costituisce un attentato alla libertà di espressione.
Il governatore dello Utah, Spencer Cox, ha fino al 25 marzo per firmare il progetto di legge oppure porre il suo veto: in caso di accordo, la legge non potrà entrare in vigore che se altri cinque stati adotteranno una misura analoga. Una disposizione aggiunta dopo che i produttori di apparecchi digitali hanno espresso la loro inquietudine quanto alla difficoltà di attivare filtri per un solo Stato.
Anche nel Vecchio Continente qualcuno tenta piste analoghe: in Francia l'articolo 22 della legge del 30 luglio 2020 impone agli editori di siti pornografici di allestire sistemi che permettano di verificare l'età degli utenti, sotto pena di sanzioni che vanno fino all'oscuramento del sito.
La prescrizione, comunque, è ben lungi dall'essere seguita da tutti i siti in causa, come dimostrano i differenti ricorsi giudiziari deposti da diverse associazioni in difesa dei diritti del bambino e della famiglia.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]