Anche se sembrano tirati fuori da un film di zombie, questi santi martiri cristiani camminarono portando la propria testa tra le mani dopo essere stati decapitati.
Sono chiamati cefalofori, parola che deriva dal greco kefalos, testa, e foreo, portare. Cercandoli, sono rimasta stupita per il fatto che siano moltissimi, più di 50. In questa galleria ve ne mostriamo alcuni:
La maggior parte dei santi cefalofori risalgono dell'epoca dei primi cristiani, e per aver difeso la fede molti sono morti torturati in modo orribile.
I cefalofori, anziché cadere a terra ormai defunti, sono rimasti vivi per il tempo necessario per alzare la testa e camminare verso il luogo che avevano scelto per la loro sepoltura, o quello in cui più tardi è stata costruita una chiesa in loro onore.
Potremmo dire che essere decapitati era una sorta di “lusso”, riservato a persone con un certo rango, ad esempio cittadini romani, guerrieri o nobili, come si può vedere chiaramente con il martirio dei santi apostoli Pietro e Paolo.
Per molto tempo la teologia ha studiato questi fatti davvero curiosi, che hanno lasciato perplesso più di uno studioso.
Il fatto che un martire, dopo che gli era stata tagliata la testa, la andasse a cercare indica in qualche modo la sua professione di fede che ha l'ultima parola vittoriosa su una morte violenta.
Per alcuni studiosi, la rappresentazione dei santi cefalofori deriva dalla mitologia celtica. Non bisogna poi tralasciare fonti storiche importanti che raccontano alcuni di questi fatti. Ecco un esempio.
San Giovanni Crisostomo ha affermato che la testa tagliata di un martire era per il diavolo più spaventosa di quando poteva parlare, e ha paragonato i soldati che mostravano le ferite ricevute nella battaglia ai martiri che sostenevano la testa tagliata tra le mani e la presentavano a Cristo.
Un'altra fonte si può trovare negli scritti della vita di uno dei santi cefalofori più noti, San Dionigi, primo apostolo di Parigi.