separateurCreated with Sketch.

Le tre “E” della basilica di Sant’Eusebio all’Esquilino

La chiesa appartiene al Patrimonio del Fondo Edifici di Culto - Ministero dell'Interno.

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Marinella Bandini - pubblicato il 19/03/21
whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”

Eusebio, eresie, ecologia: ecco le tre “E” della basilica di Sant’Eusebio all’Esquilino. Eusebio era un presbitero romano che si batteva contro l’eresia ariana. Per questo fu imprigionato in una stanza della sua casa e morì di fame dopo sette mesi di reclusione. La sua abitazione divenne il “titulus Eusebi” e qui nell’VIII secolo sorse una prima chiesa a lui dedicata. In suo ricordo, Gregorio XIII istituì particolari indulgenze per chi visitasse la chiesa nel giorno del sant’Eusebio (4 agosto) e pregasse per la concordia dei principi cristiani, l’estirpazione delle eresie e la tranquillità della Chiesa.

La basilica di Sant’Eusebio fu ricostruita nel 1238 da Papa Gregorio IX e dedicata ai santi Eusebio e Vincenzo. Fu completamente rifatta nel XVIII secolo e in quell’occasione Raffaele Mengs raffigurò la “Gloria del martire Eusebio” nell’affresco sulla volta della navata centrale, capolavoro di arte neoclassica che incarna i primi dettami dall’estetica di Winckelmann.

La basilica di Sant’Eusebio all’Esquilino, che dal 1889 è anche parrocchia, è famosa per alcune attività legate all’ecologia, come il recente concorso per gli studenti su ecologia integrale e sostenibilità. Da circa un secolo, invece, si svolge presso questa basilica la tradizionale “benedizione degli animali” in occasione della festa di Sant’Antonio abate.

La stazione quaresimale quest’anno si svolge nel giorno della solennità di San Giuseppe.

Beato chi abita nella tua casa, Signore:

senza fine canta le tue lodi.

Sal 83

* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma

Top 10
See More