Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”
Per la terza volta il pellegrinaggio quaresimale si ferma in un luogo dedicato a San Lorenzo. Siamo nel centro di Roma. La basilica di San Lorenzo in Lucina sorge probabilmente sulla casa – usata come “domus ecclesiae” – della matrona Lucina.
Gli scavi effettuati sotto la basilica di San Lorenzo in Lucina hanno riportato alla luce una grande insula, e in particolare una vasca battesimale circolare e una vasca rettangolare più piccola, identificate come il battistero della basilica del V secolo. Un’altra ipotesi è che l’edificio antico fosse un tempio dedicato alla dea Giunone Lucina, adibito a culto cristiano e poi trasformato in basilica.
Quasi tutta la basilica di San Lorenzo in Lucina è crollata nell’XI secolo ed è stata ricostruita da Pasquale II. Portico e campanile sono di poco successivi. A metà del ‘600 fu trasformata in stile barocco, ridotta a una navata (le navate laterali diventarono cappelle) e il pavimento rialzato per riportarlo al livello stradale. Sull’altare si può ammirare la celebre “Crocifissione” di Guido Reni.
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La prima cappella a destra, entrando in basilica, è dedicata al diacono e martire San Lorenzo e conserva quella che per tradizione è la graticola su cui fu arso vivo nel 258. Nella sacrestia di San Lorenzo in Lucina sono custodite le catene che lo tennero prigioniero, nel luogo in cui oggi sorge la chiesa di San Lorenzo in Fonte.
Amerai dunque il Signore Dio
tuo con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua mente
e con tutta la tua forza. (…)
Amerai il prossimo tuo come te stesso.
(Mc 12,30-31)
* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma