Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”
Nel giovedì di “mezza Quaresima” si sosta nella basilica dei santi Cosma e Damiano, i gemelli medici di origine araba che curavano gratuitamente i poveri. Questa speciale cura per i malati era un potente mezzo di evangelizzazione, e costò loro la vita. Il loro culto si diffuse velocemente (IV secolo). Sono festeggiati il 26 settembre, probabilmente la data della dedicazione della basilica edificata a Roma da Felice IV (525-530).
La basilica sfrutta un’aula rettangolare (la biblioteca) del Templum Pacis, il foro di Vespasiano, e la rotonda nota come “Tempio di Romolo”. È il primo luogo di culto cristiano nell’area del Foro Romano. Famoso il mosaico absidale, che raffigura l’accoglienza dei due martiri in Cielo: al centro il Risorto su una scala di nuvole colorate, ai lati Pietro e Paolo presentano Cosma e Damiano, alle estremità Felice IV e San Teodoro.
Sull’altare c’è l’immagine della Madonna della Salute, detta anche “di Gregorio Magno” anche se l’icona originaria è andata perduta. Secondo la leggenda, mentre Gregorio Magno passava davanti alla chiesa, la Vergine lo avrebbe chiamato: “Gregorio, perché non mi saluti più, come facevi sempre?” Da allora alla Madonna è riservato il posto d’onore.
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La chiesa ha subito radicali restauri nel XVII secolo, prima con Clemente VII e qualche decennio dopo con Urbano VIII che, tra le altre cose, rialzò il pavimento di almeno 8 metri, “tagliando in due” la basilica e creando di fatto una cripta, dove si conserva ancora l’altare primitivo di Felice IV.
Benedetto l’uomo
che confida nel Signore
e il Signore è sua fiducia.
Ger 17,7
* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma