Stanco di porno e autoerotismo, un ragazzo ha confessato su Pornhub il desiderio di un amore vero e ricambiato. Il suo nickname è “Vuoto” e questo la dice lunga …Capita di uscire affamati anche dopo una grande abbuffata nel miglior ristorante della città. E l’all you can eat non dà la felicità. Quando Steve Jobs invitò i giovani col suo Stay hungry! non disse qualcosa di nuovo, ma di vero da sempre. Ci ricordò che la felicità non è una faccenda di quantità, ma di apertura all’infinito. Finché non trovi un senso pienamente adeguato al bisogno che urla dentro, tutto al confronto sarà insipido e amaro … anche se servito in porzioni accattivanti e senza limiti.
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Se scrivessi «il porno è un grande buffet a cui chiunque rinuncerebbe di fronte a una briciola di amore vero» suonerebbe solo come una vaga uscita astratta. Ben diverso è se sul più famoso sito porno di videosharing – Pornhub – un giovane utente pubblica un commento davvero “spinto” come questo:
Non mi trasmette più nulla la masturbazione, un abbraccio da chi mi ama varrebbe più di 100 rapporti sessuali. E sono ancora qui, ogni giorno sembra uguale. E continuo a masturbarmi. (da Youinpa)
Hai uno schermo e un corpo, goditela
Questo commento è stato scritto su Pornhub da un ragazzo con il nickname di “Vu0to”. E ha detto in modo spudoratamente esplicito la sua amara verità:
Non riuscirò a star così ancora per molto, vorrei smetterla, trovarmi una ragazza e stare felice con lei, amarla quanto io amo lei e condividere i brutti e bei momenti con lei.
Nella buona e nella cattiva sorte, suona un po’ così. Ma non ci eravamo definitivamente liberati del cappio di un amore come Dio comanda?
In tanti si erano messi di buona lena a convincerci che – perché no? – la felicità è uno schermo e tutto il piacere che il tuo corpo può darti. Quanta energia sprecata a scrivere post sul presunto valore psicologico ed emotivo della masturbazione e sulle basi storiche di questa pratica:
Nell’antichità la masturbazione era una pratica considerata normale. Nell’antica Grecia dove l’idea cattolica di “peccato” non esisteva, la sessualità veniva vissuta liberamente come un’attività sana e naturale. Non c’era nulla di proibito: il piacere sessuale era considerato necessario all’equilibrio ed era piuttosto l’assenza di attività sessuale a suscitare preoccupazione. La ricerca del piacere sessuale non era prerogativa esclusivamente maschile. (da State of mind)
Chissà perché l’etichetta del discorso storico-culturale rende tutto più nobile. Se lo faceva anche Platone, allora … E sempre nell’alveo di questa narrazione storica (ma un bel po’ travisata) si racconta poi dei Cristiani, i guastafeste: è colpa loro se siamo soffocati dai tabù sessuali! Se c’è una cosa su cui tutti sembrano d’accordo è quanto sia dannoso far pesare agli uomini quella vetusta assurdità del “peccato”.
Eppure eccoci qui: dopo mille tutorial sull’uso dei sex toys, dopo il benvenuto a chi sbarca il lunario spogliandosi sul web, dopo le multiformi celebrazioni di ogni sorta di famolo strano, c’è una voce che – nel bel mezzo dell’orgia virtuale di contenuti hard – dice basta. Il re è nudo, e non perché si è spogliato. Ma perché sente un gran Vu0to. E famolo soli è una gran tristezza.
Dietro non c’è nessun catechista con l’indice puntato, c’è un ragazzo solo con il suo piacere da poco.
(… e una piccola vocina fuoricampo sussurra: sta a vedere che ‘peccato’ significa proprio ‘… ma sai che è un gran peccato trattarmi così?’)
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Quando sei Vuoto
Come direbbe Flaubert, Vu0to sono io. Non sappiamo chi ci sia dietro il nickname, ma sappiamo che potrebbe essere ciascuno di noi. L’uomo è fatto di mancanza e non è affatto una brutta cosa. Tocca tirar fuori Leopardi:
L’anima umana desidera sempre essenzialmente e mira unicamente, benché sotto molti aspetti, al piacere, ossia alla felicità […] Questo desiderio e questa tendenza non ha limiti.
C’è una bella differenza, però, tra il dire – insieme a Leopardi – che l’essere umano è vuoto nel senso che ha uno spazio così grande nell’anima da contenere l’infinito, e il fare i conti con uno spazio intimo completamente desolato.
Purtroppo spesso è questa seconda impressione a farla da padrone. E dunque, la prima reazione di fronte al vuoto desolato è quella di riempirlo. E i siti come Pornhub non aspettano altro. Sono molto contenti che i loro utenti siano vuoti, e non vedono l’ora di poterli riempire di contenuti che non fanno altro che innescare il vano desiderio di vedere di più.
A volte, dunque, non c’è miglior amica della nausea per tirar fuori da dentro quello che proprio non si può sopprimere:
non mi trasmette più nulla una s**a, un abbraccio da lei varrebbe più di 100 sc****. (Ibid)
Possiamo scandalizzarci del gergo, ma il vero scandalo è questo urlo sul bisogno di un abbraccio nel regno degli orgasmi solitari a volontà. Chi è vuoto non ha bisogno di qualunque cosa per essere riempito, ha bisogno di una voce sincera che gli dica che non è nulla.
Tutte le ragazze che vuoi?
Lo sfogo di Vu0to non ha lasciato indifferenti gli altri utenti. E come potrebbe? Quello che ha detto lui lo abbiamo pensato in tanti. Le risposte che sono arrivate sono tentativi un po’ goffi di confortarlo. Ad esempio qualcuno gli suggerisce:
C’è un solo modo. Devi uscire andare in posti nuovi e lì parlare con le ragazze e le donne che incontri. Conoscine il più possibile e fallo guardandole sempre negli occhi. (Ibid)
Eccolo lì, torna l’abbaglio della quantità. Conoscine il più possibile. Si può vivere dentro la realtà nello stesso modo in cui si sta davanti uno schermo. Si può cercare compagnia con gli stessi pruriti con cui si cerca un video hot, per pura distrazione e divertimento.
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Ma Vu0to non ha parlato di ragazze, ma di una sola. Non ne vuole conoscere il più possibile, sta chiedendo se è follia quella cosa chiamata amore. E noi cosa gli rispondiamo? Con una lotteria di gratta e vinci umani?
La prima cosa che vorrei dire al ragazzo dietro il nickname di Vu0to è grazie. Poche le sue parole volgari uscite di getto sono più illuminanti di mille catechismi (sia di chi riduce la morale a moralismo, sia di chi dipinge la morale come nemica pubblica numero 1). L’uomo è una creatura morale, cioè: non si può proprio fare a meno che pensi al suo bene. Lo vuole incontrare questo bene, e vuole dirgli che gli appartiene. Deve avere un volto tra i mille possibili.
Ma anche abbracciando una ragazza, il vuoto resterà. Se così non fosse l’amore sarebbe uguale a Pornhub, sarebbe usarsi e non camminare insieme. Questa è l’altra buona notizia che vorrei dare a Vu0to. Chi ci ama davvero non presume di riempire il vuoto della nostra anima, sa che c’è uno spazio che niente di umano può riempire. L’abbraccio serve proprio a questo, non a chiudere l’altro in una gabbia ma a proteggere l’infinito che si porta dentro.