Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”Le stazioni quaresimali ci portano a S. Lorenzo in Panisperna. Secondo la tradizione, la chiesa sorge sul luogo del martirio del diacono Lorenzo, uno dei santi più venerati a Roma, arso vivo sulla graticola.
Il nome “Panisperna” è quello della via su cui si affaccia, forse derivato dall’usanza delle monache clarisse del vicino convento di distribuire “panis et perna”, cioè pane e prosciutto, il 10 agosto, in ricordo del servizio ai poveri del diacono Lorenzo. Altre interpretazioni collegano questo nome alla graticola o a famiglie proprietarie dei terreni.
La chiesa è stata totalmente ricostruita a fine ‘1500. L’interno è a navata unica, con volta a botte e tre cappelle per lato. L’affresco del presbiterio raffigura il “Martirio di S. Lorenzo”, quello sulla volta e la “Gloria di S.Lorenzo”. In una delle cappelle era custodito il corpo di S. Brigida, poi riportato in Svezia, la sua patria.
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Nel monastero adiacente – espropriato nel 1873 – furono sistemate le facoltà scientifiche dell’Università di Roma. Qui operarono i “ragazzi di via Panisperna”, un gruppo di fisici, tra cui il Nobel Enrico Fermi. Con le loro scoperte posero le basi della moderna fisica nucleare.
Chiedete e vi sarà dato;
cercate e troverete,
bussate e vi sarà aperto.
(Mt 7,7)
* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma