I due famosi attori americani rivelano in una intervista il “peso” della fede nelle loro vite
Padre e figlio accomunati da una fede profonda: Dio è tutti i giorni nelle vite di due famosi attori americani, Denzel Washington e il figlio John David Washington. Il Signore è presente con la preghiera ma anche con il discernimento, una pratica che i due attori cattolici seguono senza indugi.
Le due celebrità sono state intervistate dal settimanale “Io Donna” del “Corriere della Sera”. John David Washington protagonista del film “Malcolm e Marie”, la prima pellicola al mondo prodotta dopo il covid, racconta che il suo personaggio Malcolm, impelagato nella difficile storia d’amore con Marie (interpretato da Zendaya), ha segnato la sua spiritualità.
John David Washington: quel ruolo mi ha molto provato
«Ho scoperto impressioni di cui non ero consapevole, mi sono cacciato in buchi neri e ho capito che era arrivato il momento di affrontarli. Le parole, gli insulti che scagliavo, gli attacchi contro Zendaya. Il loro è un amore complicato, dovevo assolutamente crederci per diventare Malcolm, e certi giorni ne uscivo a pezzi. In più, ero come tutti solo e isolato per via della pandemia, in uno stato psicologico peculiare, acuto. È stato molto difficile».
“Ho trovato conforto nella preghiera”
John David Washington.ha trovato conforto nella preghiera. «Io prego di continuo, non passa giorno senza che ringrazi Dio: è la ragione per cui sono qui, il motore di ciò che faccio. Mi sento sempre più uno strumento nelle sue mani, mi rivolgo a lui perché mi illumini sul messaggio dei miei personaggi. Prego e medito perché chi vede i miei film provi qualcosa di positivo, avverta la verità e la sincerità delle mie intenzioni, e della mia fede».
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Il bel rapporto con la madre Pauletta
Il giovane attore rivela anche il bel rapporto che ha con la madre Pauletta Pearson. «In ogni mia relazione personale ho sempre presente mia madre; a volte mi domando cosa farei se qualcuno non le portasse rispetto o amore. Anche quando giravo Malcolm & Marie pensavo a lei,e cercavo di guardare diritto in fondo a me con spirito di verità, senza imbrogliare le carte. Mia madre non lo tollererebbe».
Denzel Washington e la “buona ginnastica spirituale”
Il padre Denzel Washington, invece, dice che Dio è la sua ancora nei periodi più difficili. «Di questi tempi ci sentiamo spesso vulnerabili e prigionieri e, se non hai un’ancora spirituale cui affidarti, sei preda del vento che ti trascina via. Il nemico è sempre lì, dentro di te, come dentro di te è la risposta a tanti quesiti. È parte dell’esperienza umana: è difficile sopravvivere senza una buona ginnastica spirituale».
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“Il talento che Dio mi ha regalato a fin di bene”
Anche per Denzel la preghiera è il “motore” della sue giornate. La forza, dice ad “Io Donna”, «non la trovo certo nel lavoro, quello non dà la felicità. Provo gioia però quando mi pare di potere adoperare il talento che Dio mi ha regalato a fin di bene, per aiutare l’altro, chiunque ne abbia bisogno».
L’attore, a chi parla con lui, trasmette una fede profonda. «Ho acquisito questa mia forza col passare del tempo. Ho imparato, sono maturato, non mi preoccupo più di quello che pensano gli altri, di perdere i fan o di offendere qualcuno senza volerlo. Ecco, adesso non ho più paura».
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“I riconoscimenti non danno la felicità”
La “sorgente” dell’amore verso Dio di Denzel Washington viene da un aneddoto della sua vita.
«Mia madre anni fa mi disse: “The man gets the award. God gives the reward”, “L’uomo riceve l’onorificenza. Dio conferisce la ricompensa”. Io ho già ricevuto tutti i riconoscimenti possibili e ho imparato che quelli non danno la felicità. Certo, sono riconoscente al New York Times, ma non vivo per questo genere di encomi» (Io Donna, 22 febbraio)..
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