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La basilica di Sant’Agostino, una chiesa “al femminile”

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Marinella Bandini - pubblicato il 20/02/21
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Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”Il sabato dopo le Ceneri, la stazione quaresimale è nella basilica di Sant’Agostino. La chiesa attuale risale al XV secolo e sorge sulla precedente chiesa di S. Trifone. La facciata è costruita con blocchi travertino provenienti dal Colosseo.

La basilica di Sant’Agostino è una chiesa “al femminile”: qui sono le donne a dominare la scena. Innanzi tutto la Vergine, qui venerata come “Madonna del Parto”. Il culto si è sviluppato dal 1820, in seguito al voto di un giovane operaio, la cui moglie aveva una gravidanza a rischio. Da allora una lampada arde – per grazia ricevuta – davanti alla statua e tantissimi ex voto si sono aggiunti nel tempo. Nel 1822, Pio VII concesse un’indulgenza a chi avesse pregato la Madonna e baciato il piede della statua. Ben presto il piede di marmo si consumò e fu sostituito con uno d’argento.

Nella basilica sono custoditi i resti di S. Monica, una mamma che ha consumato la sua vita per la conversione del figlio, quell’Agostino a cui la basilica è dedicata, uno dei più grandi santi della Chiesa.


SAINT MONICA
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Si trova qui anche la “Madonna del Pellegrini”, uno dei più noti e ammirati (e scandalosi, per l’epoca) capolavori del Caravaggio. Altra curiosità: in passato la chiesa era nota perché era l’unica, a Roma, ad ammettere le cortigiane.

L’esempio della Madonna e di S. Monica ci indicano la preghiera come via privilegiata per amare Dio e i fratelli. Se preghiamo, Dio può compiere miracoli per noi e per gli altri.

Io non sono venuto
a chiamare i giusti,
ma i peccatori
perché si convertano
Lc 5, 32

* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma

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