Se durante la Quaresima non mangiate dolci, donate ai bisognosi il denaro risparmiato Durante la Quaresima, la Chiesa ci incoraggia a digiunare, pregare e praticare l’elemosina. Un modo in cui possiamo realizzare il nostro impegno nei confronti dell’elemosina è donare ai bisognosi il costo delle cose a cui rinunciamo nel periodo quaresimale.
Ad esempio, magari ogni settimana dedicate parte del vostro budget per la spesa ai dolci. In Quaresima potreste decidere di rinunciare ai dessert e donare il denaro risparmiato non acquistandoli.
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Ecco cosa dice al riguardo San Claudio de la Colombière nel suo libro Le Sante Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo:
“[L’elemosina] è uno dei doveri della Quaresima, una delle intenzioni con cui la Chiesa ci richiede di digiunare. La penitenza non deve economizzare per gratificare l’avarizia; quello che risparmiamo dalle spese per la tavola, per il vestiario o per gli svaghi dovrebbe essere donato ai poveri. Sono queste le elemosine gradite in Cielo e con cui Gesù Cristo adorna Se Stesso… Ahimé, mentre piangete per venti o trenta corone perse a carte, mentre ne spendete dieci o dodici a teatro e cinquanta per un vestito, c’è un centinaio di famiglie che vuole solo del pane… Facciamo nostri i sentimenti del Suo cuore tenero e generoso. Decidiamo di amare i poveri, di risparmiare qualcosa per loro dai nostri svaghi”.
A qualsiasi cosa rinunciate, considerate come farlo possa aumentare la vostra generosità nei confronti dei poveri, rendendo il vostro sacrificio una dolce oblazione al Signore.