Le donne, incredule, sono accolte presso una casa famiglia della comunità “Papa Giovanni XXIII”
Nella mattinata del 18 febbraio Papa Francesco ha fatto una videochiamata a sorpresa ad un gruppo di ex prostitute. Le donne sono accolte presso una casa famiglia della comunità Papa Giovanni XXIII, in provincia di Ancona.
Videochiamata in udienza privata
Le giovani ospiti, incredule, sono donne salvate dal racket della prostituzione e liberate dalle unità di strada della Comunità di don Benzi. La videochiamata è stata effettuata nel corso di un’udienza privata presso il Palazzo Apostolico con don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Giovanni XXIII.
Don Aldo è da anni impegnato a favore delle ragazze schiavizzate dalla tratta e delle vittime delle sette e nominato dal pontefice “Missionario della Misericordia”.
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I doni consegnati da Don Aldo a Papa Francesco
«Le ragazze non potevano credere ai loro occhi — commenta don Buonaiuto —. Hanno ringraziato il Papa per la sua vicinanza e lo hanno invitato a casa. Ho portato in dono al Pontefice un’effige della Madonna dell’Umiltà di Gentile da Fabriano. E le coroncine del Santo Rosario fatte a mano dalle ospiti della casa rifugio con le quali il Santo Padre ha improvvisato una videochiamata».
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L’incontro con le ex prostitute in un Venerdì della Misericordia
In uno dei Venerdì della Misericordia, il 12 agosto 2016, Papa Francesco aveva incontrato le donne liberate dalla tratta della prostituzione. Il pontefice le raggiunse in una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII a Roma.
In quell’occasione il pontefice chiese umilmente «perdono per le violenze che avete subito anche da chi si professa cristiano e cattolico». «Perdono per il male che avete subito da uomini che dicono di essere cristiani», disse il Papa, benedicendo una ex prostituta che piangeva.
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