Questi grandi santi possono aiutarci a vivere meglio questo periodo di preparazione alla PasquaIl nostro calendario liturgico è pieno di santi che hanno condotto una vita colma di grazie straordinarie. Fungono da modelli di vita cristiana per noi, e sono stati elevati agli onori degli altari proprio per mostrarci che anche noi possiamo donare la nostra vita a Gesù e far sì che le nostre azioni siano animate dal Suo Spirito.
Nel periodo della Quaresima siamo chiamati a esaminare la nostra vita, ad abbandonare il peccato e a rinnovare il nostro impegno di vivere come Cristo ci ha insegnato. Tradizionalmente, siamo invitati a coinvolgerci in tre pratiche che Gesù ci raccomanda in Matteo 6: elemosina, preghiera e digiuno. Abbracciando queste pratiche, possiamo rinnovare la nostra vita spirituale.
Molti santi hanno fatto di queste pratiche il centro della loro vita. Anche se possiamo non corrispondere agli estremi in cui i santi hanno applicato queste discipline, possiamo ancora imparare dal loro spirito. Prendiamo in considerazione tre santi i cui giorni di festa vengono celebrati durante la Quaresima e la cui vita è stata un esempio di vita cristiana.
L’elemosina – Katherine Drexel
Fare l’elemosina è la pratica di donare ai bisognosi (la parola “elemosina” deriva dal greco eleēmosunē, “compassione”, la cui radice è eleos, “misericordia”). La tradizione cristiana ci dice che abbiamo il dovere di prenderci cura di poveri, vedove, orfani e stranieri (cfr. Esodo 22-23 o Giacomo 1). Alcuni santi sono arrivati al punto da donare non solo quello che era in eccesso, ma tutto ai poveri.
Santa Katharine Drexel, che si festeggia il 3 marzo, era un’ereditiera statunitense nata poco prima della Guerra Civile. Rinuciò alla sua ricchezza (equivalente a 200 milioni di dollari attuali!) ed entrò in convento. Aveva un cuore missionario, e dedicò la sua vita a servire i nativi americani e gli afroamericani, aprendo scuole per loro in tutto il Paese.
La preghiera – Domenico Savio
La preghiera, l’“elevazione del cuore e della mente a Dio”, come l’ha definita San Giovanni Damasceno, è fondamentale per il nostro rapporto con il Signore. In Quaresima, torniamo alla preghiera e ci allontaniamo dalle distrazioni del mondo. San Domenico Savio, la cui festa cade il 9 marzo, ha vissuto solo 14 anni, ma la sua vita è stata caratterizzata dalla preghiera. Trascorreva ore in meditazione silenziosa e aveva visioni celesti, anche mentre giocava con gli altri bambini. Avendo una salute fragile e forse sentendo che non sarebbe vissuto a lungo, sapeva che poteva quantomeno pregare.
Il digiuno – Giuseppe Oriol
San Giuseppe Oriol, che viene celebrato il 23 marzo, è stato un sacerdote e professore spagnolo del XVII secolo. Oltre ai suoi insegnamenti, è diventato noto non solo per le tante guarigioni miracolose che ha operato, ma anche per il suo intenso regime di digiuno. Durante la Quaresima, ogni anno mangiava solo una volta a settimana!
Volgetevi ai vostri amici celesti in questa Quaresima
Trascorrere la Quaresima con i santi è un ottimo modo per crescere nella santità. Possiamo trarre ispirazione conoscendo la loro vita. Anche se la maggior parte di noi non ha fortune da donare, possiamo essere più generosi con quello che abbiamo nei confronti di chi ha meno. Anche se pochi di noi hanno visioni mistiche nella preghiera, possiamo impegnarci a trascorrere più tempo in silenzio con Dio. Anche se probabilmente nessuno di noi potrebbe sussistere con un unico pasto a settimana, tutti noi possiamo trovare dei lussi a cui rinunciare. Mettendo da parte queste cose, scopriremo che abbiamo più spazio nel nostro cuore per ciò che è più necessario: la grazia di Dio.