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La basilica di Santa Sabina: l’ascesi e la pietra del diavolo

La chiesa appartiene al Patrimonio del Fondo Edifici di Culto - Ministero dell'Interno

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Marinella Bandini - pubblicato il 17/02/21
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Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”È chiamata “perla dell’Aventino”. Per raggiungere la basilica di S. Sabina, in cima al colle, bisogna affrontare una ripida salita. Una fatica fisica che richiama l’ascesi spirituale: forse per questo è stata scelta come chiesa stazionale per il Mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima. È ormai l’unica “stazione” a cui partecipa il Papa, anche se quest’anno Francesco celebrerà le Ceneri in Vaticano, a causa del Covid.



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La Basilica è stata costruita nel V secolo ed stata modificata molte volte. Oggi i restauri l’hanno riportata allo stile originario.

Tra le “perle”, c’è il portale ligneo del V secolo. Uno dei pannelli raffigura Cristo in croce tra i ladroni: si dice che sia la più antica raffigurazione plastica della crocifissione.

Dal 1218 la basilica appartiene ai domenicani. Qui ha vissuto S. Domenico, fondatore dell’Ordine, e ancora oggi si può visitare la sua cella. Secondo la leggenda, il diavolo scagliò una pietra contro di lui, mentre pregava, ma mancò il bersaglio e la pietra frantumò una lapide. In realtà la pietra sarebbe un contrappeso da bilancia e probabilmente fu l’architetto D. Fontana, durante il restauro del 1587, a rompere la lapide. Comunque, la pietra è ancora custodita nella basilica.


donna e diavolo
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All’inizio della Quaresima è un monito a intensificare la preghiera, insieme a digiuno e carità – le pratiche suggerite dalla Chiesa – come armi spirituali contro le tentazioni.

Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti
Gl 2,12-13

* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma

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