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Lauren Wasser, la modella senza gambe che offre la lezione migliore su bellezza e amor proprio

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Catholic Link - pubblicato il 04/02/21
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di Silvia Ordoñez

Lauren Wasser è una modella statunitense che ha perso entrambe le gambe dopo aver subìto la Sindrome da Shock Tossico, una malattia poco frequente ma potenzialmente mortale associata all’uso di assorbenti igienici, soprattutto interni, come nel caso di Lauren.

Lo so, anch’io sono rimasta a bocca aperta dopo aver ascoltato questa storia, e ho provato grande tristezza e anche paura, pensando che sarebbe potuto accadere a me o a qualsiasi altra donna che conosco e che amo.

La verità è che sentendo Lauren parlare e capendo meglio la sua storia ho provato tutto fuorché pena – piuttosto, era ammirazione per il modo in cui ha superato una situazione così difficile.

Mi ha davvero ispirato sapere come ha trasformato il suo problema in una leva per influire positivamente sul mondo. Ecco la sua storia riassunta in tre minuti:

Conoscere la sua vita mi ha lasciato due enormi domande che vorrei condividere per riflettere insieme:

1. Cos’è davvero la bellezza?

Per cercare di rispondere a questa domanda, ricorrerò alle parole di Leah Darrow, che ho ascoltato in un’intervista che ha rilasciato sul libro che ha scritto (L’altro lato della bellezza) e sulla sua esperienza come top model convertita.

La sua storia si collega molto a quella di Lauren, a cominciare dal fatto che entrambe sono state modelle e hanno vissuto in prima persona le esigenze dell’industria della moda e degli standard della bellezza per il mondo.

Nell’intervista, Leah racconta che pur avendo l’attenzione dei media e del mondo desiderava essere vista, ascoltata, che qualcuno le dicesse che era una persona buona e valida.


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Con la sua conversione, ha capito che la bellezza è un attributo di Dio, e per questo non era capace di trovarla lontano da Lui. Ha poi scoperto che la bellezza del corpo non poteva essere separata da quella dell’anima, perché siamo persone integrate, e per questo la possiamo trovare solo dentro di noi, mai fuori.

Nello stesso senso, Lauren pronuncia una frase bellissima nel video: “Puoi cambiare tutta la tua apparenza esteriore, ma non puoi cambiare questo”, e indica il cuore.

E aggiunge: “Devi essere consapevole del tuo valore, del fatto che sei bellissimo e che le cose che non ti piacciono possono essere gli attributi più forti che hai”. E con questo arrivo alla seconda domanda:

2. C’è qualcosa che dovete allontanare dalla vostra vita per trasformarvi?

È una domanda forte, ancor più dopo aver ascoltato una storia simile, in cui questa ragazza ha dovuto prendere la difficilissima decisione di accettare l’amputazione delle gambe.

Lauren racconta come il suo padrino le abbia consigliato di farlo, ma in quel momento non lo ha capito. Solo ora sa che lo diceva perché sapeva che le gambe erano in pessime condizioni, e il fatto di tenerle nel corpo non le avrebbe permesso di raggiungere il suo massimo potenziale.

Dopo un po’ di tempo, lei stessa ha voluto che le venissero amputate, perché così avrebbe smesso di soffrire tanto. Avrebbe potuto avere una nuova vita, come meritava e desiderava.

È difficile da capire per ciascuno di noi, perché è un processo per il quale è dovuta passare per guarire, come spiega, “con l’aiuto di Dio e superando la cosa con se stessa” a livello psicologico.

Al di là del fatto di vivere un evento fisico traumatico, questo mi fa pensare che abbiamo tutti bisogno di “amputare” quelle cose a cui ci aggrappiamo e che ci fanno affondare perché non le abbandoniamo.

Possono essere idee o atteggiamenti, progetti di vita o relazioni – ci aggrappiamo ad essi, e anche se ci fanno male siamo terrorizzati all’idea di liberarcene.

Una liberazione di corpo e anima

Per concludere, vorrei dire che la storia di Lauren ci dimostra che è quando ci distacchiamo da quello che non conta davvero, accettiamo le nostre ferite e crediamo in loro come mezzo per la nostra redenzione che nascono la vera bellezza e la luce.

È proprio il fatto di vivere un processo doloroso e che comporta cadute che permette di accettarci, amarci e scoprire la nostra vera vocazione.

Lauren, ad esempio, dice che spesso dimentica di non avere le gambe. Ciò vuol dire che è riuscita ad accettarsi e ad amarsi com’è, ed è per questo che ha la forza di parlare agli altri con tanta profondità, di lottare per quello in cui crede e influire così positivamente in un mondo in cui la vulnerabilità e la bellezza interiore e autentica non sono sempre valorizzate.

Se volete conoscere meglio la storia di Lauren, vi raccomandiamo anche questo video:

https://youtu.be/Snry0aqSemk

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link

 

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