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Il Portogallo legalizza l’eutanasia: Vescovi sulle barricate 

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Agnès Pinard Legry - pubblicato il 02/02/21
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Venerdì 29 gennaio il Parlamento portoghese ha adottato a larga maggioranza una legge che autorizza «la morte medicalmente assistita». Una decisione che ha provocato «la tristezza e l’indignazione» dei vescovi del Paese. 

Adottando, venerdì 29 gennaio 2021, una legge che autorizza «la morte medicalmente assistita», il Portogallo è diventato il quarto Paese europeo, dopo il Belgio, il Lussemburgo e i Paesi Bassi (il BeNeLux) a legalizzare l’eutanasia. Il testo è stato approvato a larga maggioranza (136 voti favorevoli contro 78 contrari e 4 astensioni).



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La legge permette a chiunque risieda in Portogallo e sia maggiore di 18 anni di chiedere di essere eutanasizzato, a condizione che non sia affetto da malattie mentali e che si trovi in una «situazione di sofferenza estrema» con «lesioni di estrema gravità», oppure affetto da una «malattia incurabile». La decisione di accedere all’eutanasia dev’essere quindi convalidata da un comitato formato da almeno due medici e uno psichiatra: la si potrà praticare negli ospedali pubblici come pure nelle cliniche private. 

In occasione del voto, mentre vivi dibattiti attraversavano in merito la società portoghese, la Conferenza dei Vescovi del Portogallo ha partecipato «la propria tristezza e la propria indignazione». I pastori nel paese iberico ritengono che 

il Parlamento rigetti le lezioni che questa pandemia ha dato sul valore prezioso della vita umana. […] Noi non possiamo accettare che somministrare la morte sia una risposta alla malattia e alla sofferenza. […] Accettare questo significa rinunciare a battersi e a dar sollievo alla sofferenza, nonché trasmettere l’idea erronea che la vita segnata dalla malattia e dalla sofferenza cessi di meritare una protezione e divenga un fardello per il malato, per chi lo circonda e per il servizio sanitario. 

Il Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, ha otto giorni a partire dal voto per esaminare il testo: egli può promulgarlo e inoltrarlo alla Corte Costituzionale oppure esercitare il proprio diritto di veto – cosa che costringerebbe il Parlamento a esaminare il testo un’altra volta.


EUTANAZJA
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[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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