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Il medico che chiedeva come unico pagamento un Padre Nostro

László Batthyány
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Philip Kosloski - pubblicato il 29/01/21
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Il beato László Batthyány-Strattmann è stato un medico generoso che non ha mai respinto un paziente, accettando preghiere come “pagamento”Molte persone al mondo lottano per far quadrare i conti e riuscire ad arrivare a fine mese, e una semplice visita dal medico può diventare una questione spinosa che può dissuadere molti dall’andare dal medico, sapendo che non potrebbero permettersi le spese che comporta.

Il beato László Batthyány-Strattmann ha reso il fatto di servire i poveri con la sua professione medica una priorità, non mandando mai via un paziente se non poteva pagare.

La sua era una situazione unica, visto che aveva ereditato il castello di Körmend, in Ungheria, dopo la morte dello zio. Questo gli aveva conferito il titolo di “Principe” e il nome “Strattmann”. Era un uomo generoso, e trasformò un’ala del castello in ospedale.

La biografia vaticana di Batthyány spiega come divenne noto per la sua esperienza nel campo medico e la generosità nei confronti dei poveri:

“Ladislaus divenne uno specialista ben noto in questo campo, sia in Ungheria che all’estero. Era anche noto come ‘medico dei poveri’, e i non abbienti accorrevano da lui cercando assistenza e consigli. Li curava gratuitamente; come ‘pagamento’ per il trattamento e il ricovero in ospedale chiedeva loro di recitare un Padre Nostro per lui. Anche le prescrizioni per i farmaci erano gratis, e oltre alle cure mediche offriva spesso anche assistenza finanziaria”.

Questa generosità proveniva da una profonda fede in Dio. Pregava prima di ogni intervento che doveva effettuare, considerando Dio il Medico Divino.

“Prima di operare chiedeva a Dio di benedire l’intervento. Era convinto che visto che la chirurgia medica era il suo campo, doveva essere uno strumento nelle mani di Dio, e che la guarigione stessa era un dono del Signore. Prima che i suoi pazienti venissero dimessi dall’ospedale, donava loro un’immagine di Nostro Signore e un libro spirituale intitolato ‘Apri gli occhi e vedi’. Era un modo per guidarli nella vita spirituale. Era considerato ‘santo’ ai suoi pazienti, e anche dalla sua famiglia”.

Il suo modo unico di mettere in pratica la professione medica è stato fonte di ispirazione per molti, e lo è ancora a decenni dalla sua morte, avvenuta il 22 gennaio 1931.

San Giovanni Paolo II ha beatificato László Batthyány il 23 marzo 2003. Il medico è un grande intercessore per tutti coloro che lavorano nel campo della Medicina.

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