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Trans: i vescovi americani molto preoccupati dai decreti di Joe Biden 

Joe Biden président US
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Aleteia - pubblicato il 27/01/21
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Nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden ha firmato una serie di decreti fra cui uno che impedisce «ogni discriminazione sul posto di lavoro sulla base dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere». Un testo che ha fatto reagire l’episcopato statunitense. 

Diventato da poco il 46º inquilino della Casa Bianca, Joe Biden ha deciso di mandare un segnale forte fin dall’inizio del proprio quadriennio firmando una serie di decreti su – fra l’altro – clima e migranti. Uno di questi provvedimenti proibisce «ogni discriminazione sul posto di lavoro sulla base dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere», ed ha suscitato vive reazioni in seno all’episcopato americano. Di per sé il decreto intende autorizzare i trans a servire nell’esercito statunitense – cosa che era stata proibita dall’amministrazione di Donald Trump – ma per i vescovi la sua formulazione equivale a negare l’identità sessuata dell’uomo e della donna. 

Ogni persona ha diritto a un impiego remunerato, all’istruzione e all’accesso a servizi – ha ricordato la Conferenza dei Vescovi degli Stati Uniti in un comunicato –: al di là di discriminazioni e ingiustizie. Questo diritto deve essere protetto. [Non per questo si deve] ignorare l’integrità della creazione, da parte di Dio, di due sessi complementari, l’uomo e la donna. 

Per i vescovi, questo decreto 

minaccia di violare i diritti delle persone che riconoscono la verità della differenza sessuale o che sostengono l’istituzione del matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna. 

Secondo loro, 

ciò può dare luogo a dispositivi legali che, ad esempio, erodano i diritti della coscienza in materia di cure sanitarie o di attività e spazi dedicati a ciascun sesso. 



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[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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