di Andrea Canton
Il 2021, dopo un 2020 impegnativo e sfidante, si è aperto per i cristiani – come ogni anno del resto – nel nome di Maria. Il primo gennaio, infatti, nell’ottava del Natale, si celebra la festa della Maternità Divina di Maria. Quale significato ha questa precisa scelta all’interno del calendario liturgico?
Padre Stefano Cecchin, presidente della Pontificia Academia Mariana Internationalis, nel terzo Tutorial WeCa del 2021, dedicato, come ogni ultimo tutorial del mese, a Maria e alla Comunicazione, spiega come il nome stesso di Maria indichi l’unione tra il cielo e la terra. «Maria, nome probabilmente legato a Miriam, della famiglia di Aronne, è un nome egiziano che significa “acque superiori e acque inferiori”. Le due “emme”, iniziale e finale, indicano l’unione tra il cielo e la terra. Maria ha il compito di essere l’amata, per essere il luogo della pace tra il cielo e la terra».
Maria, insomma, è sinonimo di pace: «Solo pronunciare il nome di Maria vuol dire invocare la pace: la pace che deve essere una realtà interiore ad ogni persona. La pace parte dai nostri cuori, parte dalle nostre menti. Pace è quando la mente e il cuore sono uniti in armonia e si sentono amati». Lo si vede nella vita di Maria: «Quando l’angelo la saluta la invita a gioire, “piena di grazia”, piena di amore. Maria in quel momento esulta perché si sente amata. È questa la migliore medicina, la medicina che guarisce tutte le malattie: sentirsi amati».
E lo sguardo si allarga: «Quando guardiamo Maria guardiamo a un Dio che ci ama, che vuole che iniziamo l’anno nuovo con speranza e con fiducia, sapendo che non siamo soli ma che Lui sta con noi ed è la nostra energia». Anche e soprattutto in questo 2021 appena cominciato: «Non dobbiamo avere paura dell’anno nuovo, delle pandemie, delle sofferenze, delle difficoltà. Se Dio è con coi, chi può farci paura? La Vergine Maria diventa per noi il modello di questa pace, di questa serenità e di questo sentirsi amati da Dio per poter amare a nostra volta e fare il bene in questo nuovo anno».
La pace è anche uno dei temi al centro dell’impegno della Pontificia Academia Mariana Internationalis. «“La via della pace” – spiega il direttore dello sviluppo della PAMI Paolo Cancelli – è l’importante sentiero scientifico accademico che porta la Pontificia Accademia Mariana Internazionale ad affrontare un dialogo aperto di incontro e di collaborazione in una dinamica culturale. La cultura, nella sua complessità, in un momento storico in cui c’è desiderio di conoscenza diventa la prospettiva di riferimento di un dialogo propositivo e fecondo, che porta all’incontro e al lavoro insieme, alla condivisione di momenti di riflessione e di costruzione di una società nella quale proprio il dialogo tra religioni e culture è la strada maestra per un nuovo umanesimo, nel quale al centro c’è Maria, Madre del Signore».