Santi e non solo. Anche beati, servi di Dio e papi a lui devoti ci fanno conoscere degli aspetti inediti di san Giuseppe: dai genitori evocati dalla mistica Emmerick alla profezia di santa Teresa d’Avila
Otto pensieri su San Giuseppe, che ci aiutano a sentire più vicina la protezione del santo. Li riporta Don Marcello Stanzione, nel libro “Giuseppe di Nazareth” (Gribaudi), un insieme di storie e preghiere, mese per mese, dedicati a San Giuseppe, patrono della Chiesa universale.
I pensieri di gennaio su San Giuseppe sono di santi, beati e papi a lui devoti.
1) Emmerick rivela le critiche dei genitori a Giuseppe
“C’era nel carattere di Giuseppe qualche cosa di profondo e un gusto molto marcato per la solitudine. Eppure i suoi genitori non approvavano il suo modo di pensare, di fare. Lui era, secondo loro, troppo semplice ed umile. Ma non esisteva pensiero che piacesse di più a Giuseppe. Lui amava solo la preghiera ed il lavoro manuale” (Anna Caterina Emmerick).
2) Giovanni Paolo II: cari giovani, imparate alla scuola di San Giuseppe
“Vi propongo a modello di vita l’esempio di questo Santo grandissimo, ed affidarvi alla sua potente intercessione. Guardate spesso a lui, cari giovani, e troverete in lui una guida, un maestro, un appoggio nel cammino della vostra vita. Alla scuola di san Giuseppe, meglio che ad ogni altra, si impara quella familiarità con Gesù e sua Madre, che a lui fu concessa per un dono speciale, ma che anche voi potrete conoscere, se lo amerete con devozione” (Beato Giovanni Paolo II).
3) Benedetto XVI: appartiene legalmente alla tribù di Davide
“La genealogia rimane importante: Giuseppe è giuridicamente il padre di Gesù. Mediante lui, Egli appartiene secondo la Legge, “legalmente” , alla tribù di Davide. E tuttavia viene da altrove, “dall’altro” – da Dio stesso. Il mistero del “di dove”, della duplice origine, ci viene incontro in modo molto concreto: la sua origine è determinabile e, tuttavia, è un mistero. Solo Dio è nel senso proprio il “Padre” suo” (Benedetto XVI).
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4) La profezia a Santa Teresa d’Avila
“Una volta, trovandomi in necessità e non sapendo a chi ricorrere per pagare i lavoratori, mi apparve S. Giuseppe, mio vero padre e protettore, e mi fece comprendere che il denaro non mi sarebbe mancato, per cui non dovevo temere di andare innanzi. Così feci, senza neppure un soldo, e il Signore mi provvide in tal modo che, quando lo seppero, molti si meravigliarono grandemente” (S. Teresa D’Avila, Autobiografia, Cap. XXXIII -12).
5) San Josemaria de Balaguer: ecco il significato del nome Giuseppe
“In ebraico, il nome di Giuseppe significa “Dio aggiungerà”. Dio aggiunge alla vita santa di coloro che compiono la sua volontà una dimensione insospettata: quella veramente importante, quella che dà valore a tutte le cose, quella divina. Alla vita umile e santa di Giuseppe Dio aggiunge – mi permetta di parlare così – la vita della Vergine Maria e quella di Gesù, nostro Signore” (San Josemaria de Balaguer, Omelia del marzo 1963).
6) Venerabile Aurelio Bacciarini: è il padrone del cuore di Gesù e Maria
“Come la Madonna è la Madre delle grazie, san Giuseppe è il Padre delle grazie e dei favori di Dio. I Santi ci hanno insegnato con il loro esempio a ricorrere a S. Giuseppe con grande illimitata fiducia: Santa Teresa assicura che non è mai ricorsa invano a questo dolcissimo Santo. E i Sommi Pontefici ci hanno sempre detto: “Ite ad Joseph”; andate a Giuseppe, o popoli cristiani, andate a Giuseppe; in questa valle di lacrime a chi ricorrete voi se non a questo fortunato Santo, che è il padrone del Cuore di Gesù e del Cuore della Madonna?” (Venerabile Mons. Aurelio Bacciarini).
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7) San Giuseppe de la Salle ci descrive il carattere di San Giuseppe
San Giuseppe era un uomo giusto. Ed è naturale che sia così perché la giustizia è la dote più importante di cui aveva bisogno per guidare Gesù che era Dio e quindi la santità stessa. Non era ammissibile che chi doveva fargli da guida non fosse anch’egli santo e giusto al cospetto di Dio. Era anzi sommamente opportuno che, dopo la Santissima Vergine, egli fosse la persona più santa che si potesse trovare, per potere avere rapporti con Gesù, a lui direttamente affidato” (S. Giovanni Battista de la Salle).
8) Origene: la concessione “speciale” data a San Giuseppe
“Nulla ha contribuito Giuseppe nella generazione di Gesù, eccettuati il ministero e l’affetto. Per cui, proprio per il fedele ministero, la Scrittura gli concesse il nome di padre” (Origene).
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