L’apertura (virtuale) è in programma per il 24 gennaio, in occasione della Domenica della Parola. Ecco come e dove seguirlo
Al via un edizione innovativa (e in parte virtuale) del Festival Biblico. “Siete tutti fratelli” – tratto dal Vangelo di Matteo – è il tema dell’edizione organizzato e promosso da Società San Paolo e diocesi di Vicenza.
Il Papa e San Francesco
Al centro del percorso, la fratellanza universale che, «come ha fatto Papa Francesco ispirandosi a Francesco d’Assisi con l’enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale, è oggi particolarmente significativo e necessario sottolineare», si legge in una nota.
Il Festival Biblico proseguirà il lavoro intrapreso nel 2020. E darà vita nel corso dell’anno «a una programmazione mista in cui eventi e format digitali si alterneranno a momenti dal vivo».
Il primo incontro è on line
L’apertura è in programma per il 24 gennaio, in occasione della Domenica della Parola, con un appuntamento online. Ospiti: Mariangela Gualtieri, poetessa e drammaturga, e padre Bernardo Francesco Gianni, abate di San Miniato al Monte, moderati dallo scrittore e conduttore Edoardo Camurri.
Appuntamento alle 19, in diretta sui canali Facebook e YouTube del Festival e sul sito www.festivalbiblico.it.
Leggi anche:
Il 4 febbraio sarà la Giornata Mondiale della Fratellanza Umana
Fraternità e fratellanza assenti o irrilevanti
“Non si può non osservare come ai nostri giorni la fraternità e la fratellanza universali, così spesso retoricamente affermate, nell’effettività di tante vite risultino spesso marginali e irrilevanti, se non assenti”, si legge nella nota degli organizzatori del Festival Biblico.
Osservando che, “in un’epoca tendenzialmente contrassegnata da un pluralismo senza confini, le differenziazioni e le singolarità rischiano di diventare talmente tante che presso i loro latori può persino cadere nell’oblio la coscienza dell’appartenenza comune a un’unica umanità”.
Leggi anche:
Sintesi della nuova Enciclica di Papa Francesco, “Fratelli Tutti”
Le conseguenze “nascoste” della pandemia
A questo si aggiunge che “non siamo ancora in grado di ben discernere le ricadute che su tutto questo potrà avere la situazione inattesa e inedita creatasi con la pandemia che affligge gran parte della Terra”.
A fronte di tutto ciò “riprendere e riaccreditare la condizione di fratellanza universale rappresenta una risorsa vitale per la qualità della vita degli uomini nel mondo”.
Leggi anche:
Si può veramente vivere da “Fratelli tutti”? Undici intellettuali ne discutono