Circa 450 cantori di 33 Paesi si sono riuniti in un coro virtuale per chiedere a Maria la fine della pandemia del nuovo coronavirusA causa della quarantena – necessaria per evitare la trasmissione del nuovo coronavirus –, molti si sono visti costretti a trovare un modo per stare più vicini a chi amano, anche se virtualmente.
Con le chiese chiuse, i sacerdoti hanno celebrato le Messe e le hanno trasmesse via Internet, tv e radio. Impossibilitati a realizzare spettacoli, gli artisti – religiosi o meno – hanno trasmesso i famosi “live” o hanno registrato video all’interno delle loro case.
Il video del Salve Regina:
L’importante è che in questo contesto lo svago responsabile (dentro casa) e la trasmissione della Parola di Dio non si siano fermati completamente.
Ed è stato per portare un po’ di conforto ai cristiani in questo periodo che la cantante brasiliana Ivete Sangalo si è unita a decine di artisti luso-ispanici per interpretare il brano Color de Esperanza.
Riportare la musica cattolica al centro della scena
Ora la Fondazione Canto Cattolico, un’istituzione con l’obiettivo di evangelizzare e riscattare la musica cattolica attraverso le piattaforme digitali, ha invitato i fedeli di tutto il mondo a cantare il Salve Regina in latino e a inviare le proprie performances attraverso video girati dentro casa.
L’istituzione ha ricevuto 600 video di questo inno tanto rappresentativo nella Chiesa cattolica. Il materiale è stato poi organizzato e composto in un unico filmato.
Juan Pablo Rojas, responsabile degli arrangiamenti della versione, ricorda che il “Salve Regina è particolarmente appropriato per il momento che l’umanità sta attraversando per via del coronavirus… Siamo in una vera valle di lacrime, il che ci fa esclamare dal profondo: ‘Avvocata nostra, volgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi’. Se questo cantico, interpretato dai fedeli di tutto il mondo, riuscirà a muovere nostra Madre, la Vergine Maria, sapremo che possiamo ottenere ciò che chiediamo”.