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Film su Chiara Lubich: un’occasione per riflettere sulla “follia” dei santi

CRISTIANA CAPOTONDI, CHIARA LUBICH
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MIENMIUAIF - MIA MOGLIE ED IO - pubblicato il 08/01/21
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Al di là dei limiti o delle forzature che si possono rilevare nel racconto, il TV Movie dedicato alla vita della fondatrice dei Focolari ha un merito: aver offerto ad un vasto pubblico un assaggio dell’azione dello Spirito Santo nella vita di un cristiano che se ne lasci guidare. Può sembrare pazzia, invece è urgenza di obbedire a Dio.by Giovanni Biolo, autore del bestseller internazionale DentoTeologia. Paragoni fra denti e fede

Vita da sposato

Parafrasando l’incipit di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, è “verità universalmente riconosciuta che un DentoTeologo scapolo provvisto di un ingente senso dell’umorismo debba essere in cerca di moglie”. Così il 12 settembre 2020 sono “convolato a nozze” con Federica Maria; da lupo solitario sono diventato un pinguino maschio che coverà uova (anche se non so se i pinguini possano con-Volare non avendo ali adatte al volo). Questo infatti è il primo articolo che scrivo con uno strano aggeggio dorato all’anulare della mano sinistra.

“Basta con sta pappardella, DentoTeologo… arriva al dunque!”

Avete ragione. Innanzitutto Buon Anno! E con l’anno nuovo si aggiorna anche la rubrica di DentoTeologia: le riflessioni di fede non nasceranno prendendo spunto solamente dai denti, ma anche da momenti di vita quotidiana coniugale. E voglio iniziare proprio da uno di questi classici momenti coniugali come guardare un film dopo cena.



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Il racconto in TV della vita di Chiara Lubich

L’altra sera la scelta è ricaduta su Chiara Lubich – l’amore vince tutto andato in onda su Rai1 (in verità è stata mia moglie che mi ha spinto a vederlo; io, per la mia risaputa maturità spirituale, ero più attratto da Peter Rabbit su Rai2). Devo dire che il film è fatto bene, sebbene descriva solo una piccola parte della vita di Chiara e del movimento dei Focolari. Io ho qualche amico e conoscente che ne fa parte, ma tranne qualche nozione di base, non ne so moltissimo.

Dopo il film ho cercato di aggiungere qualche informazione, e ciò che mi ha colpito di più sono state le idee teologiche di Chiara riguardo all’ecumenismo e al dialogo interreligioso. Definirei queste idee positivamente “ardite”.

“Che tutti siano uno”, la frase che ha conquistato il suo cuore

Chiara Lubich iniziava il dialogo con le altre fedi cristiane e religioni non tanto con dispute teologiche, ma con atti di amore. La famosa frase evangelica che ha stravolto Chiara, ossia “che tutti siano uno”, si concretizzava nel fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te, senza guardare se l’altro era cristiano, musulmano o ateo. Nel prossimo vedeva “Gesù abbandonato”. Chiara affermava che “Gesù crocifisso e abbandonato è il modo di amare i fratelli. La sua morte in croce, abbandonato, è l’altissima, divina, eroica lezione di Gesù su cosa sia l’amore”.

Mi è piaciuto molto il ricordo di un monaco tibetano in visita al centro dei focolari di Loppiano. Aveva lasciato i suoi sandali sporchi fuori dalla stanza la sera e li aveva sorprendentemente trovati non solo puliti, ma anche lucidati il mattino dopo. Alla domanda sul perché l’avessero fatto, risposero: “Perché ti vogliamo bene”.

La sobria ebrezza dello Spirito

Questi sono solo piccoli accenni, e sebbene non conosca in profondità il carisma di Chiara, ho percepito un senso di ebrezza (e vi assicuro che non era il vino, anche perché a cena avevo bevuto solo birra). Ho subito pensato “queste teorie ecumeniche/interreligiose sono talmente ardite che forse sono le uniche che possano funzionare… oppure fallire del tutto”. Perché i santi sono così, dicono cose che lì per lì sembrano non stare né in cielo né in terra.

Loro vivono veloci, sono come macchine sparate a 333 km/h guidate però da quel pilota eccezionale che è lo Spirito Santo. Hanno solo il poco tempo di una vita per attuare il compito che Dio ha loro affidato. Loro sì che sono in missione per conto di Dio (loro e i Blues Brothers). Vedi sfrecciare questi bolidi e pensi: “Questi sono proprio pazzi”.

Perché spesso facciamo fatica a percepire subito la differenza tra un santo e un pazzo. Anche san Josemaría Escrivà, fondatore dell’Opus Dei, si definiva un pazzo… pazzo d’amore per Cristo. I santi sanno qualcosa che noi non sappiamo, e muoiono dalla voglia di dircelo, di contagiarci con la loro “pazzia”.


ESCRIVA DE BALAGUER
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Parafrasando la canzone Quelli che benpensano di Frankie HI-NRG, i santi: “Sono intorno a me / ma non parlano come me / sono come me / ma mi fanno sentire meglio”.

Per il momento Chiara Lubich è Serva di Dio, come vari altri del suo movimento (tra l’altro anche la beata Chiara Luce Badano è dei focolari… non sapevo). Diventerà presto Beata? Sicuramente dopo il film su di lei in molti se lo augurano.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA MIENMIUAIF MIA MOGLIE ED IO

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