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Dal Natale all’Epifania digitale

EPIPHANY
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Umberto Macchi - pubblicato il 07/01/21
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Si è concluso lo strano ciclo natalizio 2020: salutiamo il 2021 con fiducia nel nuovo binomio “tradizione religiosa-tecnologia”

«Epifania tutte le feste manda via
e santa Maria tutte le ravvia.»

Quest’anno, come da disposizioni ministeriali, l’Epifania è stata festeggiata in lockdown, proprio come il Natale. Nell’anno segnato dalla pandemia di coronavirus, abbiamo rischiato di perdere importanti tradizioni cristiane come quella di celebrare insieme le feste natalizie. La tecnologia avanzata e le risorse del web, tuttavia, ci hanno aiutato a mantenere, seppur virtualmente, le nostre usanze religiose. Grazie alle numerose iniziative online, abbiamo vissuto nel modo più sereno possibile anche quest’ultima ma importantissima festività, che ha concluso il ciclo delle feste natalizie dando il benvenuto al nuovo anno.

Un po’ di storia

L’Epifania del Signore è una festa cristiana che si celebra dodici giorni dopo il Natale. Il termine “epifania” deriva dal greco antico, verbo epifàino (ἐπιφαίνω, che significa “mi rendo manifesto”) e sostantivo femminile epifàneia (ἐπιφάνεια, che significa “manifestazione”, apparizione”, “presenza divina”). Viene anche chiamata Befana, ma impropriamente, dato che questo termine laico non ha niente a che fare con la religione cattolica.
Nella tradizione cristiana è la festa della rivelazione di Gesù come Dio, la manifestazione della Luce più grande di Dio che si manifesta attraverso una stella. È usuale in molte parti del mondo augurarsi “Buona Pasqua Epifania”.
Per le Chiese occidentali cade il 6 di gennaio e viene considerata la più grande Pasqua di Luce, mentre per le Chiese orientali, che seguono il calendario giuliano, cade invece il 19 di gennaio del nostro calendario gregoriano. Nelle chiese cattolica, anglicana e ortodossa è una delle massime solennità dell’anno liturgico, come la Pasqua, il Natale e la Pentecoste e per i cattolici è festa di precetto.

Epifania versione web

Messe in tv, dirette streaming su YouTube, su Facebook o sui vari siti delle parrocchie, e soprattutto la messa e l’Angelus celebrate da papa Francesco nella basilica di San Pietro in diretta su RaiUno. Film d’animazione, laboratori in diretta streaming, visite guidate online nei musei: quest’anno la festa dell’Epifania è stata tutta virtuale, e la “Befana” ha portato ai bambini dolci e carbone rigorosamente da remoto. Niente feste né cortei ma solo alcuni eventi alternativi online, come giochi, percorsi didattici, musica, visite ai musei o la visione del recente film Dreambuilders – La fabbrica dei sogni, pellicola del danese Kim Hagen Jensenche che racconta la magica storia della bambina Mina.

Sempre sul web è stato possibile visitare, proprio come i vari presepi sparsi in tutta Italia, alcuni tra i più importanti borghi storici che celebrano la festività in grande stile. Ad Assisi, per esempio, è stato possibile contemplare le videoproiezioni della Natività di Gesù e dell’Annunciazione di Maria, affreschi di Giotto, sulla facciata della basilica Superiore di San Francesco d’Assisi, e l’esclusivo video mapping dell’interno del Complesso monumentale per immergersi negli oltre diecimila mq di affreschi.


NATALE TECNOLOGIA
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Ad Asti, il consueto “presepe vivente di San Martino” si è spostato online: la chiesa, inoltre, è stata trasformata in un set cinematografico ed è stato realizzato un cortometraggio nel rispetto delle norme anti Covid, poi postato su YouTube e sui social.
A Urbania, invece, cittadina sulle colline del Montefeltro, nelle Marche, si è potuto ammirare le oltre quattromila calze appese per le vie del centro storico e assistere virtualmente a divertenti spettacoli itineranti.

Insomma, i dubbi sorti di fronte all’insolito binomio “tradizione religiosa-tecnologia” e in seguito all’avvento massivo del mondo digitale sono stati davvero molti, soprattutto da parte dei più restii alla modernità. Ciononostante, negli ultimi drammatici mesi, le potenzialità del web hanno facilitato la nostra vita e la nostra quotidianità, realizzando cose impensabili fino a un anno fa e aiutandoci a riscoprire lo stare insieme cristiano. Ecco perché diamo il benvenuto al nuovo anno con una rinnovata fede in questa straordinaria alleanza, che fonde passato e futuro in un’unica, straordinaria opportunità di crescita spirituale.

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