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Addormentarsi più sereni: il Papa ci spiega come fare 

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 30/12/20
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«Cosa penso prima di andare a letto? Alle volte – dice il Papa – non c’è posto per pensare: bum!, cadi nel sonno perché sei stanchissimo». Ma non sempre accade questo

Giornate lunghe, tra alti e bassi, segnate da momenti di amarezza. Capitano a tutti. Quante volte accade di andare a dormire giù di morale o pensierosi. Tuttavia Papa Francesco ci dà dei consigli per addolcire questi sentimenti, e coricarsi con maggiore serenità, a prescindere da cosa sia accaduto. La spiega nel libro ‘Ti auguro il sorriso per tornare alla gioia‘ (edito da Libreria pienogiorno in collaborazione con l’Editrice Vaticana).

Perché ho avuto questo sentimento?

Non è una ricetta magica, quella di Papa Francesco, ma fa parte di quei consigli che vale la pena di ascoltare. «Cosa penso prima di andare a letto? Alle volte – dice Francesco – non c’è posto per pensare: bum!, cadi nel sonno perché sei stanchissimo. Succederà anche a voi questo. Di solito cerco di andare a letto prima e di fermarmi un po’ per vedere cosa è passato nel mio cuore durante il giorno. Quali sentimenti. E mi domando: perché ho avuto questo sentimento davanti a questa situazione? E quest’altro sentimento davanti a quell’altra? Perché sono rimasto rabbioso davanti a quella persona? E perché mi ha dato tanta tenerezza quell’altra? Cerco di vedere cosa succede nel cuore».


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I consigli di Papa Francesco: prendersi il “tempino” e analizzare

Papa Francesco ammette che questo “esercizio” gli riporta la serenità giusta che l’accompagna verso il sonno.

«Questo a me aiuta tanto – afferma – perché a volte trovo che i miei sentimenti non siano tanto buoni, trovo radici di egoismo, di invidia forse… Sì, anche io! Noi abbiamo tante cose brutte! Ma trovo radici buone, pure. Non voglio che il mio cuore sia una strada dove i sentimenti vanno e vengono senza che io cerchi di capirli… No, bisogna prendersi tempo. Quello che faccio io: mi prendo quel “tempino”, poco, meno di dieci minuti, e cerco di analizzare cosa è passato per il mio cuore e cosa significano i sentimenti che ha provocato».



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La differenza tra “pensare” e “sentire”

Seguendo i consigli di Papa Francesco inizierete anche a voi a prendere «le cose belle» e ringraziare «la vita e Dio per questo». Mentre «le cose brutte e i sentimenti brutti» si esaminano, al contrario, «perché non si ripetano». In questo modo, insegna il Papa, si cerca di guardare «cosa è successo dentro di me durante la giornata, di guardare i miei sentimenti. Questo è molto importante».

«Tante volte ci concentriamo sui pensieri e ci diciamo: “Ho pensato questo…”. Ma cosa hai sentito? Questo fa tanto bene. Essere padroni dei sentimenti – chiosa Francesco – Non per gestirli, ma per sapere cosa significano e quale messaggio mi lasciano». 


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