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I regali di Natale di Papa Francesco: cibo e medicine ai bisognosi

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 18/12/20
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Ecco cosa ha fatto il Papa per stare concretamente vicino a chi si prepara a vivere queste Feste 2020 in solitudine e disagio

I regali di Natale di Papa Francesco a poveri e bisognosi: medicine e cibo a chi ne ha realmente bisogno. Lo sta facendo tramite l’instancabile cardinale Konrad Krajewski e la sua Elemosineria apostolica.

Napoli, Bologna e Siena

«Come segno di vicinanza e solidarietà del Santo Padre in questo momento di prova e difficoltà, l’Elemosineria ha donato, la settimana scorsa a Napoli, il 16 dicembre a Bologna e il 17 dicembre a Siena, farmaci contro il raffreddore e l’influenza, mascherine e prodotti per l’igiene personale». Lo ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede (Agensir, 17 dicembre).

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Destinati ai senza fissa dimora

Altri regali di Papa Francesco per Natale a poveri e bisognosi, in collaborazione con la Fondazione “Il Cuore si scioglie”, sono le scorte di cibo donate ai più bisognosi di Roma.

Domenica 13 dicembre la Fondazione ha effettuato una raccolta di cibo in diversi punti della Capitale. «Come Fondazione – si legge in un comunicato – raddoppieremo ogni prodotto donato e il cibo arriverà direttamente alle persone bisognose e senza fissa dimora di Roma. Un modo per stare vicino a chi si prepara a vivere queste Feste 2020 in solitudine e disagio».



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Decine di quintali di generi alimentari

La raccolta alimentare del 13 dicembre segue quella del 26 settembre scorso, organizzata sempre in sinergia con la Fondazione “Il Cuore si scioglie”. Dopo un primo contatto nel 2019, nel dicembre scorso la Fondazione era arrivata in Vaticano con un furgone di pasta, olio, pomodoro, latte, tonno e fagioli, oltre a decine di coperte, da destinare alle persone senza fissa dimora.

FOOD

Shutterstock | Lilly Trott

Un’altra consegna è seguita nelle settimane successive quando la Fondazione è tornata a varcare le porte del Vaticano per portare altre decine di quintali di generi alimentari di base. Poi sono arrivate le raccolte alimentari, secondo una formula già sperimentata in Toscana, che mette al centro la solidarietà fra le persone. E dà spazio alla generosità di chi si reca a fare la spesa e decide di fare un atto altruista. Cioè donare cibo a chi non ha i mezzi per acquistarlo. Un gesto di cuore alle porte del Santo Natale (Askanews, 11 dicembre).



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