Il Papa ammette: “Ognuno di noi deve conoscere se stesso e cercare di capire qual è la zona in cui può sbagliare di più, e di quella zona avere un po’ di paura”
Papa Francesco ha paura? Cosa teme? Una domanda scomoda alla quale il Papa non si è sottratto. Nel libro “Ti auguro il sorriso. Per tornare alla gioia” , pubblicato da Libreria Pienogiorno, si riporta una dialogo tra Francesco e una ragazza che gli chiede: “Io ho le mie paure: di che cosa ha paura Lei?”.
“Guarda nel Vangelo”
Papa Francesco risponde senza pensarci su: «Di me stesso! Paura… Guarda, nel Vangelo, Gesù ripete tanto: “Non abbiate paura! Non abbiate paura!”. Tante volte, lo dice. E perché? Perché Lui sa che la paura è una cosa normale. Noi abbiamo paura della vita, abbiamo paura davanti alle sfide, abbiamo paura davanti a Dio…Tutti abbiamo paura, tutti».
Il “mantra” di Gesù
Papa Francesco è “categorico”: «Tu non devi preoccuparti di avere paura. Devi accettare di provarla e poi chiederti: “Perché ho paura?” E davanti a Dio e davanti a te stessa cercare di chiarire la situazione o chiedere a qualcuno che ti aiuti a farlo. La paura non è una buona consigliera, perché ti consiglia male. Ti spinge su una strada che non è quella giusta. Per questo Gesù ripeteva tanto: “Non abbiate paura! Non avere paura!”».
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La paura buona
Poi, prosegue Papa Francesco, «dobbiamo imparare a conoscere noi stessi, tutti: ognuno di noi deve conoscere se stesso e cercare di capire qual è la zona in cui può sbagliare di più, e di quella zona avere un po’ di paura. Perché c’è la paura cattiva e la paura buona».
La paura «buona», conclude il Papa, «è come la prudenza, è un atteggiamento prudente: “Guarda, tu sei debole in questo, questo e questo, sii prudente e non cadere”. La paura cattiva è quella che un po’ ti annulla, ti annienta. Ti annienta e non ti lascia fare qualcosa: questa è paura cattiva e bisogna buttarla fuori».
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